UE-Nuova Zelanda: firmato l’accordo di libero scambio

19 Luglio 2023

È stato firmato lo scorso 9 luglio l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Nuova Zelanda. L’accordo ridurrà i dazi per le imprese dell’UE di circa 140 milioni di euro all’anno, a partire dal primo anno di applicazione. Nel primo decennio di applicazione è prevista una crescita del 30% degli scambi bilaterali, con un potenziale incremento delle esportazioni annuali dell’UE che potrebbe toccare i 4,5 miliardi di euro e una potenziale crescita dell’80% degli investimenti dell’UE in Nuova Zelanda. Un accordo destinato a fare la storia, anche grazie alla presenza di impegni senza precedenti in materia di sostenibilità in riferimento, tra gli altri, all’accordo di Parigi sul clima e alla tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori.

Il testo sarà ora trasmesso al Parlamento europeo. A seguito dell’approvazione, il Consiglio potrà adottare la decisione relativa alla conclusione e, dopo la ratifica da parte della Nuova Zelanda, potrà entrare ufficialmente in vigore.

I punti-chiave dell’accordo

Tra i settori che beneficeranno maggiormente dell’accordo troviamo, tra i beni, macchinari, prodotti chimici, autoveicoli e loro parti, macchine elettriche ed elettroniche, prodotti tessili e calzaturieri; tra i servizi, quelli di spedizione e consegna, le telecomunicazioni, il trasporto marittimo e i servizi finanziari. Le imprese dell’Unione Europea, in generale, potranno godere di nuove opportunità commerciali. Nel dettaglio, sono previsti:

  • l’eliminazione di tutti i dazi sulle esportazioni dell’UE verso la Nuova Zelanda;
  • l’apertura del mercato neozelandese dei servizi in aree fondamentali, come telecomunicazioni, trasporto marittimo, servizi di consegna e finanziari;
  • la garanzia di un trattamento non discriminatorio nei confronti degli investitori dell’UE in Nuova Zelanda e viceversa;
  • un migliore accesso delle imprese dell’UE agli appalti pubblici neozelandesi per beni, servizi, lavori e concessioni di lavori;
  • agevolazioni su flussi di dati, norme prevedibili e trasparenti per il commercio digitale e un ambiente online sicuro per i consumatori;
  • la prevenzione di obblighi ingiustificati in materia di localizzazione dei dati e mantenimento di standard di protezione dei dati personali elevati;
  • un supporto alle piccole imprese per incrementarne le esportazioni grazie a un capitolo dedicato alle PMI;
  • una significativa riduzione dei requisiti e delle procedure di conformità, per consentire un flusso più rapido delle merci;
  • un impegno concreto da parte della Nuova Zelanda per proteggere e far rispettare i diritti di proprietà intellettuale, in linea con le norme dell’UE.

Agroalimentare: stimolare le esportazioni, proteggendo i settori sensibili

Gli agricoltori dell’UE saranno agevolati nella vendita dei loro prodotti in Nuova Zelanda: a partire dal primo giorno saranno infatti aboliti i dazi sulle principali esportazioni dell’UE (come carni suine, vini e vini spumanti, cioccolato, dolciumi e biscotti). L’accordo proteggerà inoltre l’elenco completo dei vini e delle bevande alcoliche dell’UE, che comprende quasi 2000 denominazioni, e 163 dei prodotti tradizionali dell’UE più rinomati (indicazioni geografiche).

A tutela degli interessi dei produttori dell’UE di prodotti agricoli sensibili, tra cui vari prodotti lattiero-caseari, carni bovine e ovine, etanolo e granturco dolce, non è prevista alcuna liberalizzazione degli scambi per questi settori, mentre l’importazione a dazio zero o a dazi inferiori dalla Nuova Zelanda sarà consentita solo per quantità limitate (attraverso i cosiddetti “contingenti tariffari”).

Impegni di sostenibilità: una novità destinata a fare la storia

Questo accordo di libero scambio è il primo in assoluto a integrare il nuovo approccio dell’UE agli scambi commerciali e allo sviluppo sostenibile annunciato dalla Commissione Europea con il documento “Il potere dei partenariati commerciali: insieme per una crescita economica verde e giusta”. Entrambe le parti hanno concordato impegni ambiziosi in materia di commercio e sviluppo sostenibile relativi a un ampio ventaglio di questioni basate sulla cooperazione e su un’applicazione più rigorosa delle norme. Per la prima volta, infatti, in un accordo di libero scambio dell’UE compaiono un capitolo dedicato ai sistemi alimentari sostenibili, un articolo dedicato al commercio e alla parità di genere e una disposizione specifica sul commercio e la riforma delle sovvenzioni per i combustibili fossili.

Vuoi maggiori informazioni su questo tema?

Scrivici a info@zpcsrl.com oppure compila il form di contatto