Sanzioni UE verso la Russia: approvato il 14° pacchetto

24 Giugno 2024

INTRODUZIONE

Il Consiglio UE ha adottato il 14° pacchetto di misure restrittive economiche e individuali nei confronti della Russia, rivolte a settori di alto valore per l’economia del Cremlino, come l'energia, la finanza e il commercio, e pensate per rendere sempre più difficile l’elusione delle sanzioni in essere.

Energia

Al fine di garantire che le strutture dell’UE non vengano utilizzate per trasbordare il gas naturale liquefatto (GNL) russo verso Paesi terzi e ridurre di conseguenza le significative entrate che la Russia ricava dalla vendita e dal trasporto del GNL, l’UE vieterà i servizi di ricarica del GNL russo nel territorio dell’UE ai fini delle operazioni di trasbordo verso Paesi terzi. Il divieto riguarda sia i trasferimenti da nave a nave, che quelli da nave a terra, nonché le operazioni di ricarica, e non riguarda l’importazione, ma solo la riesportazione verso Paesi terzi attraverso l’UE. La Commissione europea monitorerà l’attuazione e lo sviluppo di questa decisione e, se necessario, potrà proporre misure di mitigazione.

 

Saranno vietati nuovi investimenti, nonché la fornitura di beni, tecnologie e servizi per il completamento dei progetti di GNL in costruzione, come Arctic LNG 2 e Murmansk LNG, e verranno introdotte restrizioni alle importazioni di GNL russo attraverso i terminali dell’UE non collegati al sistema del gas naturale.

Misure antielusione

Al fine di reprimere le pratiche elusive, saranno messe in campo alcune specifiche misure:

 

  • le società madri dell’UE saranno tenute a fare del loro meglio per garantire che le loro filiali di Paesi terzi non prendano parte ad attività che producano un risultato che le sanzioni intendono prevenire;
  • per contribuire a contrastare la riesportazione di beni da campo di battaglia trovati in Ucraina o fondamentali per lo sviluppo di sistemi militari russi, gli operatori dell’UE che vendono tali beni da campo di battaglia a Paesi terzi dovranno implementare meccanismi di due diligence in grado di identificare e valutare i rischi di riesportazione verso la Russia e di mitigarli;
  • gli operatori dell’UE che trasferiscono il know-how industriale per la produzione di beni da combattimento a controparti commerciali di Paesi terzi dovranno ora includere disposizioni contrattuali per garantire che tale know-how non venga utilizzato per beni destinati alla Russia.

Finanze

Il Consiglio ha deciso di vietare l’uso del “Sistema di trasferimento di messaggi finanziari” (SPFS), un servizio specializzato di messaggistica finanziaria sviluppato dalla Banca centrale russa per neutralizzare l’effetto delle misure restrittive. Alle entità dell’UE che operano al di fuori della Russia sarà vietato connettersi all’SPFS o a servizi di messaggistica finanziaria specializzati equivalenti.

 

Agli operatori dell’UE sarà inoltre vietato effettuare transazioni con entità specificamente elencate utilizzando l’SPFS al di fuori della Russia.

 

Viene inoltre introdotto il divieto di effettuare transazioni con istituti di credito e finanziari mirati e fornitori di criptovalute stabiliti al di fuori dell’UE, qualora tali entità facilitino transazioni che sostengono la base industriale della difesa russa attraverso l’esportazione, la fornitura, la vendita, il trasferimento o il trasporto verso la Russia di beni e tecnologie a duplice uso, prodotti sensibili, beni da campo di battaglia, armi da fuoco e munizioni.

Finanziamento di partiti politici e altre organizzazioni

In considerazione dei continui tentativi russi di interferire con i processi democratici nell’UE e di minarne le fondamenta democratiche, anche attraverso campagne di influenza e la promozione della disinformazione, il Consiglio ha deciso che i partiti politici, le fondazioni, le organizzazioni non governative, compresi i think tank, e i fornitori di servizi mediatici nell’UE non potranno più accettare finanziamenti provenienti dallo Stato russo e dai suoi proxy.

 

In linea con la Carta dei diritti fondamentali, le misure concordate non impediranno ai fornitori di servizi mediatici e al loro personale di svolgere altre attività nell’UE, come ricerche e interviste.

Trasporti

Per la prima volta, l’UE ha adottato una misura mirata a specifiche navi che contribuiscono alla guerra della Russia contro l’Ucraina, che sono soggette a un divieto di accesso ai porti e di fornitura di servizi. Queste navi possono essere designate per vari motivi, come il trasporto di attrezzature militari per la Russia, il trasporto di grano ucraino rubato e il sostegno allo sviluppo del settore energetico russo, ad esempio attraverso il trasporto di componenti di GNL o il trasbordo di GNL. Questa misura prende di mira anche le petroliere che fanno parte della “flotta oscura” di Putin e che eludono i limiti imposti dall’UE e dalla Coalizione per il tetto dei prezzi, adottando al contempo pratiche di navigazione ingannevoli in totale disprezzo degli standard internazionali. Oggi sono state prese di mira 27 navi per questi motivi.

 

Inoltre, al fine di evitare altre forme di elusione, il Consiglio ha deciso di ampliare:

 

  • il divieto di volo nell’UE. Il divieto di atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’UE si applicherà anche a qualsiasi aeromobile utilizzato per un volo non di linea e nel caso in cui una persona fisica o giuridica, un’entità o un organismo russo sia in grado di determinare efficacemente il luogo o l’ora del decollo o dell’atterraggio per raggiungere, ad esempio, una destinazione di vacanza o una riunione di lavoro. Inoltre, gli operatori devono fornire tutte le informazioni richieste dalle autorità nazionali competenti degli Stati membri sui voli non di linea, compresa la proprietà dell’aeromobile e gli eventuali passeggeri.
  • il divieto di trasporto di merci su strada all’interno del territorio dell’UE, anche in transito, in modo da includere gli operatori dell’UE che sono posseduti per il 25% o più da una persona fisica o giuridica russa.

Controlli e restrizioni all'import-export

Il Consiglio ha aggiunto 61 nuove entità all’elenco di quelle che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Queste entità saranno soggette a restrizioni più severe sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che potrebbero contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Alcune di queste entità hanno sede in Paesi terzi (Cina, Kazakistan, Kirghizistan, Turchia ed Emirati Arabi Uniti) e sono state coinvolte nell’elusione delle restrizioni commerciali e nell’approvvigionamento di prodotti sensibili utilizzati, ad esempio, per la produzione di droni o per fornire supporto materiale alle operazioni militari russe.

 

Inoltre, viene ampliato l’elenco dei prodotti soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia, aggiungendo alcune macchine utensili e alcuni “veicoli terrestri”.

 

L’UE ha introdotto poi ulteriori restrizioni sulle esportazioni di beni che contribuiscono in particolare al potenziamento delle capacità industriali russe (ad esempio prodotti chimici, compresi minerali di manganese e composti di terre rare, materie plastiche, macchinari per l’escavazione, monitor e apparecchiature elettriche), nonché ulteriori restrizioni sull’importazione di elio dalla Russia.

 

Il Liechtenstein è stato aggiunto a un elenco di Paesi partner che applicano una serie di misure restrittive sulle importazioni di ferro e acciaio dalla Russia e una serie di misure di controllo delle importazioni sostanzialmente equivalenti a quelle dell’UE.

Protezione degli operatori dell'UE

Il pacchetto comprende misure che consentono agli operatori dell’UE di chiedere un risarcimento per i danni causati dalle società russe a causa dell’applicazione delle sanzioni e dell’esproprio. Viene inoltre creato uno strumento per redigere un elenco di società soggette al divieto di transazione per ingerenza nelle competenze arbitrali e giudiziarie.

Altre misure

Il 14° pacchetto impone restrizioni all’accettazione di domande di registrazione nell’UE di alcuni diritti di proprietà intellettuale da parte di cittadini e società russe, con l’obiettivo di compensare le azioni del governo e dei tribunali russi che privano illegittimamente i titolari di diritti di proprietà intellettuale dell’UE della loro protezione in Russia.

 

Infine, sarà vietato acquistare, importare, trasferire o esportare beni culturali ucraini e altri beni di importanza archeologica, storica, culturale, scientifica rara o religiosa, qualora vi siano ragionevoli motivi per sospettare che i beni siano stati illecitamente rimossi dall’Ucraina.

Riferimenti normativi

Il pacchetto sanzionatorio si rifà alle Decisioni e ai Regolamenti seguenti:

 

  • Decisione (PESC) 2024/1744, del 24 giugno 2024, che modifica la decisione 2014/512/PESC, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina
  • Decisione (PESC) 2024/1738, del 24 giugno 2024, che modifica la decisione 2014/145/PESC concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina
  • Regolamento (UE) 2024/1745 del Consiglio, del 24 giugno 2024, che modifica il Regolamento (UE) n. 833/2014, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina
  • Regolamento (UE) 2024/1739 del Consiglio, del 24 giugno 2024, che modifica il regolamento (UE) n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina
  • Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1746 del Consiglio, del 24 giugno 2024, che attua il Regolamento (UE) n. 269/2014, concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina

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ZPC organizza per giovedì 27 giugno 2024, alle ore 16.00, un webinar gratuito dedicato alle nuove misure restrittive. Durante il webinar gli specialisti di ZPC faranno il punto su alcune delle principali nuove misure restrittive e sugli impatti verso le imprese, con particolare attenzione ai processi organizzativi da adottare per identificare le restrizioni e prevenire i rischi di elusione delle sanzioni.

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