Rischio elusione: nuovo accordo doganale tra gli Stati delle frontiere esterne dell’UE

10 Maggio 2024

Il 9 maggio 2024, i capi delle autorità doganali di Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia e Polonia hanno firmato a Vilnius un accordo congiunto volto a rafforzare e unificare i controlli sull’applicazione delle misure sanzionatorie dell’UE nei confronti di Russia e Bielorussia. Gli Stati alle frontiere esterne dell’UE svolgono infatti un ruolo fondamentale nel prevenire l’elusione delle sanzioni.

L’accordo sottolinea la necessità di rafforzare l’applicazione uniforme delle sanzioni, l’importanza dello scambio di informazioni e di misure coordinate per affrontare le rotte di trasporto anomale utilizzate per eludere le misure restrittive. Prevede inoltre l’imposizione di misure congiunte rivolte ai produttori e agli esportatori di merci, che dovranno presentare della documentazione aggiuntiva, ed elenca altre misure volte a contrastare l’elusione.

L’accordo

La dogana lituana, per prima, ha applicato, a partire dal giugno 2023, misure più severe nell’attuazione dei controlli in ottica antielusione, richiedendo documenti aggiuntivi atti a dimostrare l’assenza di rischio di elusione delle sanzioni. Ad essa, si sono poi unite la Lettonia e l’Estonia, che il 26 gennaio scorso hanno aderito all’iniziativa doganale proposta dalla Lituania, seguite da Polonia e Finlandia, lo scorso 9 maggio.

Le autorità doganali dei Paesi firmatari rafforzeranno i controlli sulle merci soggette a divieti e restrizioni all’esportazione e applicheranno misure comuni come, ad esempio, la richiesta di presentazione alle autorità doganali di una “dichiarazione del produttore”, rilasciata dal produttore delle merci esportate o riesportate. Le autorità doganali richiederanno anche altri documenti, allo scopo di impedire l’ingresso di merci in Russia e, in generale, l’elusione delle misure restrittive.

Se le esportazioni dall’UE verso la Russia e la Bielorussia sono diminuite dal 2022, risultano tuttavia aumentate quelle verso i Paesi dell’Asia centrale, con un conseguente rischio di importazione in Russia attraverso Paesi terzi. A dimostrazione dell’efficacia dell’iniziativa doganale portata avanti dalla Lituania, le statistiche riportano una diminuzione delle esportazioni dalla Lituania verso i Paesi dell’Asia centrale dalla metà del 2023, cioè dall’entrata in vigore dei controlli doganali rafforzati.

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