L'alert dell'OFAC
Come indicato nell’alert, “le autorità di regolamentazione e le istituzioni finanziarie straniere dovrebbero adottare cautele nella creazione di nuove filiali o consociate all’estero di istituzioni finanziarie russe, comprese le nuove filiali o consociate di istituzioni finanziarie russe che non sono a loro volta sottoposte a sanzioni”.
I tentativi di apertura di nuove filiali o di sussidiarie di istituti finanziari russi devono essere considerati come un campanello d’allarme per un possibile tentativo di evasione delle sanzioni. Pertanto, qualsiasi istituto finanziario straniero che intraprenda rapporti con tali filiali o sussidiarie — incluse attività come mantenere conti, trasferire fondi o fornire altri servizi finanziari come l’elaborazione dei pagamenti, il finanziamento del commercio e le assicurazioni — deve essere consapevole dei rischi significativi legati alle sanzioni previste nel caso in cui si facilitino gli sforzi della Russia nell’eludere le misure restrittive e abusare del sistema finanziario globale per finanziare la guerra in Ucraina.
Elusione delle sanzioni su beni
Oltre all’ambito finanziario, i tentativi di elusione della Russia si estendono anche a numerose categorie di prodotti e settori industriali, in particolare quelli già colpiti da sanzioni occidentali. Le imprese russe utilizzano società controllate e filiali in Paesi terzi per acquisire, con operazioni di triangolazione, materiali la cui esportazione è vietata verso la Russia. Anche alla luce del 14° pacchetto sanzionatorio dell’Unione Europea, gli operatori economici hanno l’onere di svolgere le verifiche necessarie a evitare di partecipare a questa tipologia di operazioni commerciali, in violazione delle sanzioni alla Russia. Simili divieti sono imposti dalle autorità statunitensi e di altri Paesi alleati dell’UE.
Come gestire al meglio il rischio sanzionatorio
La possibilità di incorrere in sanzioni da parte delle autorità non solo europee, ma anche statunitensi (in forma di sanzioni secondarie, cioè extraterritoriali), rende necessaria, per le imprese, l’adozione di adeguate procedure interne di gestione del rischio di export controls.
ZPC rimane al fianco delle aziende per lo sviluppo di programmi interni di compliance (ICP) e lo svolgimento di due diligence nelle operazioni commerciali, per una corretta gestione dei rischi derivanti dal contesto sanzionatorio internazionale.