Russia: sottoposte ad amministrazione provvisoria le filiali russe di due multinazionali europee

Il Cremlino ha recentemente intensificato il suo controllo su due importanti aziende occidentali, Danone e Carlsberg, sottoponendo ad amministrazione provvisoria le loro filiali russe. Queste azioni si collocano nella cornice delle contromisure adottate dalla Federazione russa come risposta alle sanzioni occidentali, in linea con la Legge Federale n. 281-FZ del 30 dicembre 2006 “Sulle misure economiche speciali“.

Già lo scorso aprile, il governo russo aveva preso il controllo delle filiali russe di due aziende energetiche, la finlandese Fortum e la tedesca Uniper, nominando dirigenti strettamente legati al Presidente; il 25 aprile 2023, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, aveva infatti firmato il decreto n. 302 “sulla gestione temporanea di alcuni beni”, stabilendo che, in caso di privazione di diritti o titoli di proprietà della Russia o delle persone giuridiche e fisiche russe negli Stati esteri che adottano misure restrittive contro il Paese, sarebbe stata istituita un’amministrazione provvisoria per determinati beni. Questi beni comprendono proprietà di persone straniere e titoli detenuti all’estero, nonché i diritti patrimoniali detenuti da soggetti di paesi esteri ostili. Il decreto aveva inoltre previsto un elenco di beni sottoponibili a gestione temporanea, in cui sono inclusi beni mobili e immobili, titoli e quote di capitali di persone giuridiche russe, nonché diritti di proprietà soggetti a misure amministrative provvisorie.

Lo scorso 16 luglio, con decreto n. 520, sia Danone che Carlsberg hanno visto assegnare le loro filiali russe a gestori temporanei. Yakub Zakriev, attuale Ministro dell’Agricoltura in Cecenia e nipote del leader ceceno Ramzan Kadyrov, è stato nominato gestore temporaneo della filiale russa di Danone, mentre per Carlsberg è stato nominato Taimuraz Bolloev. Queste nomine destano preoccupazioni, considerati i legami dei loro attuali gestori con Putin e con altri influenti attori politici russi, attualmente soggetti a sanzioni internazionali.