Regolamento REACH e sostanze chimiche, un nuovo progetto sul controllo delle importazioni
L’Enforcement Forum dell’ECHA, l’Agenzia europea delle sostanze chimiche, ha deciso che il prossimo progetto di applicazione del REACH, il regolamento che disciplina l’utilizzo di sostanze chimiche nell’UE, sarà incentrato sul controllo delle importazioni di sostanze, miscele e prodotti.
Il progetto esaminerà come le aziende adempiono agli obblighi di registrazione, autorizzazione e restrizione per i prodotti e le sostanze chimiche che importano dai paesi extra UE. Il progetto sarà realizzato nel 2023-2025 e richiederà una stretta cooperazione tra l’applicazione del REACH e le autorità doganali nazionali negli Stati membri.
Il problema delle importazioni di sostanze, miscele e articoli è emerso a seguito degli alti livelli di non conformità nelle merci importate rilevati in precedenti progetti del Forum. Un recente progetto pilota ha rilevato che il 23% dei prodotti controllati non era conforme ai requisiti stabiliti dalla legislazione UE.
Il controllo delle importazioni alle dogane è il sistema più efficace per controllare che sostanze, miscele e articoli non conformi non entrino nel mercato europeo. Il progetto lavorerà quindi sul rafforzamento della cooperazione esistente tra gli ispettori REACH e le dogane nazionali. Rafforzando il controllo delle importazioni, il progetto contribuirà anche agli obiettivi della strategia per la sostenibilità delle sostanze chimiche dell’UE.
Il Forum ha inoltre deciso di pubblicare i suoi futuri pareri sull’applicabilità delle nuove proposte di restrizione ai sensi di REACH.
Il Regolamento REACH
Il REACH è un regolamento dell’Unione europea, del 18 dicembre 2006, che riguarda la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche. Si applica a tutte le sostanze chimiche: non solo quelle utilizzate nei processi industriali, ma anche nella produzione dei beni di consumo, ad esempio i prodotti per la pulizia o le vernici, abbigliamento, cosmetici, giocattoli, mobili ed elettrodomestici. Per tale motivo questo regolamento ha un impatto su gran parte delle aziende presenti nell’UE.
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