Regolamento su deforestazione e degrado forestale: gli impatti sulle aziende

31 Gennaio 2024

Il Regolamento (UE) 2023/1115 relativo alla deforestazione e al degrado forestale (EUDR) è lo strumento attraverso il quale l’Unione Europea intende ridurre il proprio impatto sulla deforestazione nel mondo, una delle cause principali del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità. La deforestazione trova origine principalmente nell’espansione dei terreni agricoli per la produzione di determinate materie prime e loro derivati (bovini, legno, cacao, soia, olio di palma, caffè e gomma naturale), di cui l’UE è tra i maggiori consumatori.

Facendo leva su consumatori, operatori economici, agricoltori, Paesi produttori e gestori delle foreste, l’EUDR si pone l’obiettivo di:

  • evitare il consumo nell’UE di prodotti che contribuiscano alla deforestazione e al degrado forestale;
  • ridurre di almeno 32 milioni di tonnellate per anno le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione e consumo di prodotti che contribuiscano alla deforestazione e al degrado forestale;
  • contrastare l’espansione agricola spinta dalla domanda di prodotti che contribuiscano alla deforestazione e al degrado forestale.

Gli impatti in termini di conformità regolatoria per le aziende

Quali sono gli impatti in termini di conformità regolatoria per le aziende? Ad esempio, oltre agli impatti sul settore del food, per chi importa o esporta prodotti di legno (tra cui imballaggi in carta e cartone vuoti, mobili di legno come prodotti destinati alla vendita o anche, per esempio, ai fini dell’allestimento dei punti vendita) che attualmente rientrano nell’ambito dell’EUTR, l’EUDR impone:

  • la raccolta di informazioni dettagliate sui produttori, sui prodotti e sulle zone di produzione attraverso la geolocalizzazione, per assicurare che i prodotti non provengono da zone soggette a deforestazione o degradazione dopo il 31 dicembre 2020;
  • un sistema di due diligence aziendale per valutare i rischi nella propria filiera (con limitate deroghe per le PMI);
  • l’implementazione di misure di mitigazione del rischio quali strumenti satellitari di monitoraggio, audit presso le zone di produzione, supporto ai produttori;
  • la presentazione della propria dichiarazione di due diligence attraverso il sistema informativo attualmente in fase di sviluppo. La dichiarazione potrà essere oggetto di verifica in importazione.

Di seguito si riassumono le tempistiche di applicazione dell’EUDR:

ZPC rimane a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

Vuoi maggiori informazioni su questo tema?

Scrivici a info@zpcsrl.com oppure compila il form di contatto