E-commerce B2C, nuove regole per la gestione dell’IVA

28 Maggio 2021

Dal 1° luglio 2021 saranno applicate nuove regole per la gestione dell’IVA intracomunitaria nelle vendite e-commerce, in un’ottica di semplificazione e riduzione degli adempimenti in particolare per le PMI.

Attualmente, le aziende che effettuano vendite e-commerce B2C nell’Unione Europea di valore superiore a determinate soglie stabilite dagli Stati membri (da 35 mila euro a 100 mila euro) sono tenuti a registrarsi e versare l’IVA nello Stato membro di destinazione.

Con le nuove regole, fino alla soglia di 10 mila euro sarà possibile versare l’IVA nello Stato membro un cui è stabilito il venditore e-commerce. Per vendite di valore superiore, gli operatori economici dovranno registrarsi presso un nuovo sistema elettronico, denominato One Stop Shop (OSS).

Ciascun Stato membro metterà a disposizione un portale OSS e il sistema consentirà:

  • registrarsi in un unico Stato membro per tutte le vendite e-commerce per la vendita di servizi B2C
  • dichiarare e versare l’IVA in una unica dichiarazione trimestrale
  • interagire con le autorità fiscali del proprio Stato membro e nella propria lingua

Le dichiarazioni andranno conservate per un periodo di 10 anni. Per l’Italia, tutte le informazioni sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Un’ulteriore novità a partire dal 1° luglio 2021 riguarda l’abolizione dell’esenzione IVA per le vendite e-commerce di beni di valore inferiore a 22 euro importati in UE da Paesi terzi. Il provvedimento è previsto dalla direttiva (UE) 2017/2455 e punta a garantire parità di condizioni per gli operatori europei e proteggere le entrate fiscali degli Stati membri UE attraverso l’applicazione del principio della tassazione nel luogo di destinazione.

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