Dettagli dei dazi e prodotti coinvolti
I nuovi dazi del 25% riguarderanno gli autoveicoli destinati al trasporto di persone, camion leggeri e diverse parti di automobili, inclusi motori, trasmissioni e relativi componenti, nonché parti elettriche. L’elenco dettagliato dei codici doganali soggetti ai dazi è riportato nell’Allegato I della proclamazione.
Per gli autoveicoli il dazio del 25% si applica dal 3 aprile.
Sono previste alcune eccezioni, in particolare:
- prodotti classificati nei codici doganali interessati che però non sono “passenger vehicles” e “light trucks“;
- auto d’epoca fabbricate almeno 25 anni prima dell’importazione negli USA;
- per gli autoveicoli originari del USMCA gli importatori possono chiedere l’autorizzazione alla Customs and Border Protection (CBP), l’autorità doganale statunitense, di applicare il dazio solo sul non-US content.
Per le parti di autoveicoli il dazio del 25% si applica dal 3 maggio.
Anche in questo caso sono previste eccezioni. In particolare, il dazio non si applica a:
- i prodotti classificati nei codici doganali interessati che però non sono parti di “passenger vehicles” e “light trucks“;
- le parti di autoveicoli che possono beneficiare dei dazi preferenziali del USMCA, ad eccezione degli insiemi di parti che costituiscono autoveicoli smontati (automobile knock-down kits or part compilations).
L’esenzione riservata alle parti di autoveicoli che hanno diritto al trattamento preferenziale ai sensi dell’USMCA si applicherà fino a quando il Segretario, in consultazione con la CBP, non stabilirà un processo per applicare la tariffa esclusivamente al valore del contenuto non statunitense di tali parti di autoveicoli e pubblicherà un avviso sul Federal Register .
Impatto sul settore automotive italiano
L’imposizione di questi dazi potrebbe avere conseguenze significative per l’industria automobilistica italiana. Si stima una perdita di fatturato tra 1,4 e 3 miliardi di euro, con un impatto particolarmente grave sui subfornitori, che potrebbero registrare perdite fino a 2,5 miliardi di euro a causa della loro dipendenza dalla filiera europea. In termini occupazionali, si prevede che possano essere persi tra i 9.700 e i 15.500 posti di lavoro nelle piccole e medie imprese e negli stabilimenti legati all’export del settore automobilistico.
Posizione dell'Unione Europea
L’Unione Europea ha dichiarato di essere pronta a reagire con fermezza ai dazi imposti dagli Stati Uniti. La Commissione Europea sta valutando contromisure adeguate a proteggere l’industria automobilistica europea e rispondere alle azioni statunitensi.