USA: nuovi dazi sul settore automotive

6 Maggio 2025

Introduzione

Il 26 marzo 2025 il Presidente Trump ha annunciato l'introduzione di nuovi dazi sulle importazioni di automobili e relative parti negli USA, con l’obiettivo di incentivare la produzione interna e ridurre gli squilibri commerciali a sfavore degli Stati Uniti.

Il 29 aprile è stato istituito un meccanismo di credito tariffario per i produttori automobilistici che assemblano veicoli negli Stati Uniti e, con un nuovo Executive Order, è stata introdotta una razionalizzazione del sistema tariffario statunitense, per evitare la sovrapposizione di più dazi sulle stesse merci.

Dettagli dei dazi e prodotti coinvolti

I nuovi dazi del 25% riguarderanno gli autoveicoli destinati al trasporto di persone, camion leggeri e diverse parti di automobili, inclusi motori, trasmissioni e relativi componenti, nonché parti elettriche. L’elenco dettagliato dei codici doganali soggetti ai dazi è riportato nell’Allegato I della proclamazione.

 

Per gli autoveicoli il dazio del 25% si applica dal 3 aprile.

 

Sono previste alcune eccezioni, in particolare:

 

  • prodotti classificati nei codici doganali interessati che però non sono “passenger vehicles” e “light trucks“;

 

  • auto d’epoca fabbricate almeno 25 anni prima dell’importazione negli USA;

 

  • per gli autoveicoli originari del USMCA gli importatori possono chiedere l’autorizzazione alla Customs and Border Protection (CBP), l’autorità doganale statunitense, di applicare il dazio solo sul non-US content.

 

Per le parti di autoveicoli il dazio del 25% si applica dal 3 maggio.

 

Anche in questo caso sono previste eccezioni. In particolare, il dazio non si applica a:

 

  • i prodotti classificati nei codici doganali interessati che però non sono parti di “passenger vehicles” e “light trucks“;

 

  • le parti di autoveicoli che possono beneficiare dei dazi preferenziali del USMCA, ad eccezione degli insiemi di parti che costituiscono autoveicoli smontati (automobile knock-down kits or part compilations).

 

L’esenzione riservata alle parti di autoveicoli che hanno diritto al trattamento preferenziale ai sensi dell’USMCA si applicherà fino a quando il Segretario, in consultazione con la CBP, non stabilirà un processo per applicare la tariffa esclusivamente al valore del contenuto non statunitense di tali parti di autoveicoli e pubblicherà un avviso sul Federal Register.

Impatto sul settore automotive italiano

L’imposizione di questi dazi potrebbe avere conseguenze significative per l’industria automobilistica italiana. Si stima una perdita di fatturato tra 1,4 e 3 miliardi di euro, con un impatto particolarmente grave sui subfornitori, che potrebbero registrare perdite fino a 2,5 miliardi di euro a causa della loro dipendenza dalla filiera europea. In termini occupazionali, si prevede che possano essere persi tra i 9.700 e i 15.500 posti di lavoro nelle piccole e medie imprese e negli stabilimenti legati all’export del settore automobilistico.

Posizione dell'Unione Europea

L’Unione Europea ha dichiarato di essere pronta a reagire con fermezza ai dazi imposti dagli Stati Uniti. La Commissione Europea sta valutando contromisure adeguate a proteggere l’industria automobilistica europea e rispondere alle azioni statunitensi.

Meccanismo di credito tariffario per i produttori automobilistici che assemblano veicoli negli Stati Uniti

Il 29 aprile 2025, il presidente Trump ha firmato una nuova Proclamation, che istituisce un meccanismo di credito tariffario per i produttori automobilistici che assemblano veicoli negli Stati Uniti. Questo credito consente di compensare parzialmente i dazi del 25% dovuti sulle parti importate, in misura proporzionale al numero e al valore dei veicoli assemblati nel Paese.

 

In particolare, i produttori di autoveicoli possono richiedere un credito pari al 3,75% del prezzo di vendita al dettaglio (Manufacturer’s Suggested Retail Price) dei veicoli assemblati negli Stati Uniti tra il 3 aprile 2025 e il 30 aprile 2026, e al 2,5% per quelli assemblati tra il 1° maggio 2026 e il 30 aprile 2027. Il credito può essere utilizzato unicamente per compensare le tariffe dovute ai sensi della Proclamation 10908. La richiesta deve essere presentata al Dipartimento del Commercio con apposita documentazione e, una volta approvata, il credito sarà applicato dall’autorità doganale statunitense (CBP) agli importers of record autorizzati dal produttore.

Aggiornamento: esclusione del cumulo tra dazi

Il 29 aprile 2025, il presidente Trump ha inoltre firmato un ordine esecutivo volto a razionalizzare il sistema tariffario statunitense, evitando la sovrapposizione (“stacking”) di più dazi sulle stesse merci quando imposti ai sensi di determinati provvedimenti.

 

L’ordine stabilisce che, in caso di sovrapposizione tra le misure elencate, si applichi un solo dazio, secondo una gerarchia di priorità definita nel testo. Le misure interessate, elencate di seguito in ordine decrescente di priorità, sono:

 

  1. I dazi riguardanti automobili e parti di automobili;
  2. I dazi nei confronti dei prodotti di origine canadese;
  3. I dazi nei confronti dei prodotti di origine messicana;
  4. I dazi riguardanti i prodotti di alluminio e derivati;
  5. I dazi riguardanti i prodotti di acciaio e derivati.

 

Sussiste una eccezione per il caso in cui siano applicabili sia i dazi riguardanti i prodotti di alluminio che quelli di acciaio, che rimangono tra di loro cumulabili.

 

Rimangono inoltre cumulabili tra loro le tariffe non elencate nell’ordine, tra cui quelle imposte ai sensi della Sezione 301 del Trade Act (come i dazi contro la Cina), i dazi antidumping, le misure compensative e le imposte previste dal tariffario doganale degli Stati Uniti (HTSUS).

 

Le eccezioni si applicano retroattivamente alle merci importate a partire dal 4 marzo 2025.

 

Eventuali rimborsi per dazi già versati possono essere richiesti mediante le modalità previste dalla normativa statunitense applicabile