Proposte importanti novità in ambito EUDR: posticipo per le piccole e micro imprese, grace period di sei mesi per le grandi e medie imprese e ulteriori semplificazioni

14 Novembre 2025

Introduzione

A seguito della recente comunicazione riguardo un possibile rinvio dell’applicazione del Regolamento UE sulla Deforestazione, la Commissione ha ora formalmente annunciato la decisione di posticipare l’entrata in vigore dell’EUDR solo per le piccole e micro imprese e ha pubblicato una proposta per semplificare la sua applicazione per alcuni operatori.

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Punti-chiave della nuova proposta

A seguito della recente comunicazione da parte del Commissario Roswall riguardo un possibile rinvio dell’applicazione del Regolamento UE sulla Deforestazione—di cui abbiamo dato notizia qui— la Commissione ha ora formalmente annunciato la decisione di posticipare l’entrata in vigore dell’EUDR solo per le piccole e micro imprese e ha pubblicato una proposta per semplificare la sua applicazione per alcuni operatori.

 

In particolare, se la proposta verrà adottata senza modifiche:

 

  • l’EUDR diverrà applicabile il 30 dicembre 2026 per le micro e piccole imprese;

 

  • per le aziende grandi e medie, la data di applicazione resta il 30 dicembre 2025, ma, per garantire un’implementazione graduale delle norme, queste beneficeranno di un periodo di transizione (grace period) di sei mesi per i controlli e l’applicazione.

Le semplificazioni proposte

La Commissione propone inoltre le seguenti semplificazioni:

 

  • gli operatori a valle e i commercianti non saranno più obbligati a presentare dichiarazioni di due diligence. In questo modo sarebbe sufficiente una sola presentazione nel sistema informatico EUDR al punto di ingresso sul mercato per l’intera filiera. Gli obblighi di rendicontazione e la relativa responsabilità si concentreranno sugli operatori che immettono per primi i prodotti sul mercato;

 

  • Micro e piccoli operatori primari provenienti da Paesi a basso rischio che immettono sul mercato UE o esportano prodotti da essi stessi ottenuti, raccolti, coltivati o allevati dovranno presentare solo una dichiarazione una tantum nel sistema informatico EUDR. Nel caso in cui i dati richiesti siano già presenti in un altro sistema o database, diverso da quello EUDR, non sarà nemmeno necessario presentare una dichiarazione. Questa semplificazione farebbe venire meno, per questi soggetti, la necessità di presentare regolarmente dichiarazioni di due diligence.

I prossimi passi

Il Parlamento e il Consiglio UE dovranno ora esaminare e adottare la proposta della Commissione. Quest’ultima ha invitato entrambe le istituzioni ad approvarla rapidamente entro la fine del 2025.

 

A tal proposito segnaliamo che il Consiglio dell’UE ha già analizzato la proposta e introdotto alcune modifiche. In particolare, ha eliminato le disposizioni relative al “grace period” e ha proposto di rinviare di un anno l’applicabilità dell’EUDR per tutte le imprese (non solo per le micro e piccole imprese). Ciò perché la maggior parte delle delegazioni del Comitato dei Rappresentanti Permanenti (Coreper), incaricato della preparazione dei lavori del Consiglio, ha accolto favorevolmente le misure di semplificazione, pur ritenendo necessario includere anche un rinvio annuale. Inoltre, secondo il Servizio giuridico del Consiglio, le disposizioni sul grace period potrebbero generare incertezza. Si tratta di modifiche mirate, volte a garantire un accordo tempestivo con il Parlamento europeo. Per questo si chiede che il Coreper esamini il testo e raggiunga un accordo su un mandato per i negoziati con il Parlamento UE.

 

Per quanto riguarda il Parlamento UE, si segnala che in data 13 novembre 2025, ha confermato l’intenzione di avvalersi della procedura d’urgenza per approvare la semplificazione del EUDR; gli europarlamentari voteranno sul fascicolo durante la sessione Plenaria del Parlamento UE prevista per il 24-27 novembre prossimi.

 

Giovedì 13 novembre il Parlamento ha deciso di utilizzare la procedura d’urgenza per semplificare la legge dell’UE sulla deforestazione, che garantisce che i prodotti venduti nell’UE non provengano da terreni disboscati.