L’Unione Economica Euroasiatica rafforza il sistema di tracciabilità delle merci

Il Consiglio della Commissione economica eurasiatica ha approvato un pacchetto di modifiche relative all’introduzione del sistema digitale di marcatura e tracciabilità delle merci (il cosiddetto Segno Onesto). L’aspetto più rilevante riguarda la volontà di ampliare l’utilizzo dell’etichettatura di tracciabilità nell’Unione Economica Euroasiatica (UEE), di cui fanno parte Bielorussia, Kazakistan, Russia, Armenia e Kirghizistan. Fino ad ora il sistema è stato ampiamente implementato in Russia, mentre gli altri paesi dell’UEE e l’Uzbekistan hanno applicato il sistema solo a a determinate categorie di prodotti.

Il pacchetto di modifiche prevede l’ampliamento della lista delle categorie di prodotti interessati da etichettatura di tracciabilità, in particolare calzature, capi di abbigliamento selezionati dell’industria leggera, pneumatici, profumi, eau de toilette, macchine fotografiche e prodotti caseari.

Al fine di garantire il riconoscimento reciproco tra i Pesi dei codici di marcatura, si intende includere l’identificativo digitale dello Stato membro dell’Unione in cui tale codice è stato rilasciato.

Il Consiglio della Commissione economica eurasiatica ha inoltre deciso di:

1. non applicare requisiti di etichettatura ai prodotti di profumeria con un volume fino a 3 ml inclusi;
2. escludere dall’elenco pneumatici nuovi in ​​gomma per biciclette
3. escludere dall’elenco gelati e dolci senza grassi del latte e (o) proteine ​​del latte nella composizione.

Il sistema digitale di marcatura e tracciabilità delle merci è stato introdotto nella Federazione Russa nel 2016 e ha l’obiettivo di assicurare il controllo sull’autenticità e la qualità dei prodotti dall’importazione alla vendita, nell’ottica di contrastare il fenomeno della contraffazione. Il sistema prevede l’applicazione di un QR code (Datamatrix) sui prodotti o gli imballaggi, senza il quale l’importatore russo non può immettere in commercio il prodotto. Il QR code va applicato prima della dogana russa, pertanto presenta impatti e criticità anche per produttori italiani.