Economia circolare: il Consiglio UE approva la direttiva sul diritto alla riparazione

31 Maggio 2024

Lo scorso 30 maggio, il Consiglio dell’UE ha adottato una direttiva che promuove la riparazione dei beni rotti o difettosi, nota anche come “direttiva sul diritto alla riparazione” (Right to Repair Directive – R2RD). Grazie a questo atto legislativo sarà più facile per i consumatori chiedere la riparazione anziché la sostituzione e i servizi di riparazione diventeranno più accessibili e trasparenti.

A seguito dell’approvazione del Consiglio, l’atto legislativo è stato adottato. Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo dall’entrata in vigore per recepire la direttiva nel diritto interno.

La proposta, presentata dalla Commissione nel marzo 2023, fa parte della nuova agenda dei consumatori e del piano d’azione per l’economia circolare. Integra altri atti legislativi recenti dell’UE finalizzati a promuovere il consumo sostenibile, quali il regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili (di cui abbiamo parlato in questa news), che promuove la produzione di prodotti riparabili, e la direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori (approfondita in questa news) per la transizione verde, che consentirà ai consumatori di prendere decisioni di acquisto più informate.

I punti-chiave della Direttiva

La direttiva crea una serie di strumenti e incentivi per rendere la riparazione più allettante per i consumatori, quali:

  • l’obbligo, per i fabbricanti, di riparare i prodotti tecnicamente riparabili secondo il diritto dell’UE;
  • la disponibilità di un modulo di riparazione volontaria con informazioni chiare sul processo di riparazione (tempi, costi, ecc.);
  • una piattaforma europea online in cui i consumatori potranno facilmente reperire i servizi di riparazione;
  • la proroga della garanzia legale di 12 mesi se i consumatori opteranno per la riparazione anziché la sostituzione.

L’elenco dei prodotti riparabili potrà essere ampliato in futuro: ogni volta che la Commissione introdurrà nuovi requisiti di riparabilità per determinati prodotti, questi saranno aggiunti alla direttiva.

Riparazione durante la garanzia legale

La R2RD modifica la direttiva sulle vendite di beni allo scopo di promuovere la riparazione durante la garanzia legale. Tutti i venditori saranno tenuti a offrire la riparazione, a meno che non sia impossibile o la sostituzione sia più conveniente. Se si sceglie la riparazione, la garanzia legale verrà estesa di 12 mesi dal momento in cui il prodotto viene reso conforme. Questo periodo può essere ulteriormente prolungato dagli Stati membri. I venditori saranno tenuti a informare i consumatori del loro diritto di scegliere tra riparazione e sostituzione e dell’estensione del periodo di responsabilità in caso di scelta della riparazione.

Riparazione oltre la garanzia legale

Copre i difetti dei prodotti che si verificano o si manifestano al di fuori della responsabilità del venditore. I produttori saranno tenuti a riparare (tranne nei casi in cui ciò sia impossibile) e a informare i consumatori del loro obbligo di riparare i beni per i quali la legislazione dell’UE stabilisce requisiti di riparabilità. In assenza di requisiti di riparabilità, gli obblighi del produttore di riparare e di mettere a disposizione informazioni sull’obbligo di riparazione non si applicano.

Modulo europeo di informazione sulla riparazione e piattaforma di riparazione online

Il Modulo europeo di informazione sulla riparazione dovrà includere i parametri-chiave che influenzano le decisioni dei consumatori quando valutano se riparare i beni difettosi. I riparatori possono fornire ai consumatori il modulo europeo di informazione sulla riparazione per aiutarli a individuare e scegliere i servizi di riparazione adatti.

La Commissione dovrà istituire una Piattaforma online europea per le riparazioni al fine di facilitare l’incontro tra consumatori e riparatori, che sarà costituita da sezioni nazionali basate su un’interfaccia online comune e comprendente collegamenti alle piattaforme di riparazione nazionali. La registrazione sarà volontaria per i riparatori, per i venditori di beni che sono stati sottoposti a ricondizionamento e per gli acquirenti di beni difettosi da sottoporre a ricondizionamento o a iniziative di riparazione.

ZPC rimane a disposizione per ulteriori approfondimenti.

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