Turchia, valutazioni di rischio all’importazione

15 Aprile 2021

La Turchia è un importante partner commerciale per l’Italia in diversi settori, ma allo stesso tempo rappresenta un mercato particolarmente complesso dal punto di vista doganale. Negli ultimi anni le autorità doganali turche hanno inasprito le misure di controllo all’importazione, attraverso l’emissione di barriere tariffarie e non tariffarie.

Uno degli ultimi provvedimenti riguarda l’ampliamento della gamma di prodotti soggetti a valutazione di rischio tramite il sistema TAREKS. Si tratta di un applicativo web attraverso il quale, a seguito della registrazione effettuata dall’importatore, le autorità turche gestiscono il processo di ispezione, conformità ed autorizzazione all’importazione dei prodotti.

Nuovi prodotti soggetti al sistema TAREKS

La valutazione di rischio tramite sistema TAREKS era già prevista per prodotti soggetti a marcatura CE, lavori di plasticabigiotteria e gioielli.

Con il Communiqué 31297 – On inspection of some textile, apparel and leather products, la Turchia ha esteso l’applicazione del TAREKS a diversi altri articoli, tra cui pelli e cuoi, prodotti tessili, calzature, cappelli e copricapo, materassi, cuscini e sacchi a pelo, coloranti.

Come funziona il sistema TAREKS

Nella fase di registrazione al TAREKS, che deve avvenire obbligatoriamente prima della registrazione della bolla doganale, l’importatore è tenuto a fornire numerose informazioni in merito ai prodotti e ai soggetti responsabili coinvolti, sulla base delle quali le autorità doganali turche procedono alla valutazione del rischio, richiedono ispezioni o test sui prodotti.

Con il Communiqué 31297, a partire dal 1° gennaio 2021 la fase di valutazione di rischio è anticipata al momento dell’inserimento all’interno del sistema TAREKS delle informazioni e dell’invio della relativa documentazione.

Dall’esito della valutazione, alcuni prodotti potranno essere sdoganati direttamente, mentre per altri potrebbe essere necessario fornire ulteriore documentazione a supporto. In caso di esito positivo, le autorità turche rilasciano un numero di riferimento che dovrà essere riportato alla casella 44 della bolla doganale.

Di conseguenza, è fondamentale una verifica preliminare sulla correttezza della documentazione necessaria all’importazione, con largo anticipo rispetto alla spedizione della merce, per evitare eventuali ritardi o blocchi in fase di sdoganamento.

Il Communiqué 31297 specifica inoltre che per prodotti scortati da AT.R verrà automaticamente emesso il numero TAREKS, consentendone la libera importazione in Turchia senza ulteriori controlli.

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