Sostanze chimiche e obblighi per le aziende: la California prevede restrizioni sulla Proposition 65

1 Marzo 2021

Proposte modifiche della legge che regola la presenza di sostanze nocive nei prodotti immessi in consumo in California, in particolare sull’obbligo di informazioni al consumatore.

L’Office of Enviromental Health Hazard Assessment (OEHHA) della California ha notificato una proposta di modifica della Proposition 65, legge che regola la presenza di sostanze chimiche nocive all’interno dei prodotti immessi in consumo nello stato californiano (Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act of 1986), prevedendo nuovi obblighi di informazione al consumatore da parte delle aziende.

La proposta di modifica dell’OEHHA riguarda in particolare le avvertenze in formato abbreviato (short-form warnings), che in base all’attuale normativa consentono in casi specifici di segnalare ai consumatori un warning sulla presenza oltre i limiti di sostanze nocive nei prodotti, potendo omettere l’identificazione della sostanza chimica (obbligatoria invece nell’avvertenza in formato completo).

L’OEHHA motiva la decisione di proporre una revisione della Proposition 65 in quanto ha rilevato un utilizzo diffuso e non previsto delle forme abbreviate di avviso a consumatore, non in linea con gli obiettivi della legge, oltre ad aver ricevuto numerose richieste di chiarimento sul loro corretto utilizzo.

Inoltre, l’OEHHA teme che il ricorso diffuso alle forme abbreviate di avvertenza possa denotare una non adeguata valutazione della possibilità di esposizione dei consumatori alle sostanze chimiche. A tal fine, l’OEHHA monitora attivamente l’adeguatezza e la fondatezza delle avvertenze destinate ai consumatori in California.

Le principali proposte di modifica della Proposition 65:

  1. Il divieto di apporre avvertenze abbreviate su prodotti con spazio disponibile in etichetta superiore a 5 pollici quadrati
  2. Il divieto di veicolare le avvertenze brevi su siti e-commerce e nei cataloghi
  3. Maggiore chiarezza sull’utilizzo delle avvertenze brevi sui prodotti alimentari
  4. L’obbligo di richiamare almeno una sostanza chimica anche nelle avvertenze abbreviate

La proposta di modifica prevede un periodo transitorio di 1 anno, dalla data di entrata in vigore. Inoltre, al fine di evitare richiami dal mercato, viene concesso un periodo illimitato per lo smaltimento delle scorte di prodotti dotati di avvertenze conformi alle regole della Proposition 65 in vigore alla data di fabbricazione.

L’OEHHA ha aperto delle consultazioni fino all’8 marzo per raccogliere osservazioni da parte delle imprese.

ZPC è a disposizione delle aziende per veicolare ogni commento, anche in forma collettiva, verso le autorità della California, convinta dell’opportunità di far sentire la voce dei produttori italiani.

Background

La Proposition 65 è uno strumento legislativo che regolamenta l’esposizione delle persone ad alcune sostanze nocive (in quanto tossiche per la riproduzione e lo sviluppo o cancerogene) che potrebbero essere presenti nell’acqua potabile, nell’ambiente, nei luoghi di lavoro e nei prodotti al consumo. Interessa tutti i prodotti immessi in consumo nello Stato della California e l’ente responsabile è l’Office of Enviromental Health Hazard Assessment (OEHHA)

La Proposition 65 non vieta l’utilizzo di alcuna sostanza, ma ne regolamenta la potenziale esposizione delle persone. Se sono presenti sostanze nocive nei prodotti al consumo entro i limiti di esposizione stabiliti, non vi è alcun obbligo per produttori, distributori e rivenditori. Viceversa, in presenza di sostanze nocive regolamentate oltre i limiti, è obbligatorio informare correttamente il consumatore tramite l’apposizione di una specifica avvertenza, che può essere o in formato completo in formato abbreviato.

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