Violazione delle sanzioni alla Russia: indagini e arresti

11 Marzo 2024

Si sta assistendo, sia a livello europeo che extra-europeo, a una intensificazione dei controlli, delle denunce e degli arresti nei confronti di soggetti ed entità accusati di violazione ed elusione delle sanzioni istituite nei confronti della Russia.

Svizzera

Due società di trading di materie prime con sede in Svizzera avrebbero aggirato le sanzioni contro la Russia attraverso l’utilizzo di filiali estere. La Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) elvetica teneva sotto controllo da tempo le tre società per possibili violazioni. In seguito alle indagini, i sospetti sono stati confermati per due delle tre società, per le quali la SECO ha classificato i reati come particolarmente gravi e ha quindi consegnato i risultati delle indagini al Pubblico Ministero della Confederazione. Le società in questione rischiano una multa massima di 1 milione di franchi svizzeri (1,13 milioni di dollari).

Va ricordato che il 15 febbraio 2023, a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, la Svizzera ha limitato il commercio di materie prime russe, introducendo un tetto massimo sul prezzo del petrolio russo e altri prodotti petroliferi e omologandosi alle sanzioni emanate dall’Unione Europea. I due casi segnalati potrebbero segnare una svolta poiché, dall’entrata in vigore delle sanzioni contro la Russia, il Pubblico Ministero della Confederazione non si era mai occupato di indagini su violazioni di sanzioni contro la Russia.

Germania

La procura federale tedesca ha sporto denuncia contro un cittadino tedesco e uno russo per aver esportato componenti elettronici per droni in Russia. Le due persone avrebbero eluso i controlli sulle esportazioni ingannando i fornitori sulla destinazione finale e utilizzando entità in Kirghizistan e Hong Kong.

Tre uomini sono stati inoltre arrestati per aver esportato automobili di lusso in Russia attraverso la Bielorussia. Si ricorda che l’Unione Europea, nel marzo 2022, con il quarto pacchetto di sanzioni verso la Russia, ha vietato l’esportazione in Russia di automobili di valore superiore a 50.000 euro, mentre nel giugno 2023, con l’introduzione dell’XI pacchetto di sanzioni, è stata vietata l’esportazione in Russia di tutte le automobili con una cilindrata superiore a 1900 cc.

Stati Uniti d’America

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intrapreso diverse azioni esecutive allo scopo di perseguire e sequestrare i beni di coloro che sono stati sanzionati come sostenitori del Cremlino e dell’esercito russo. Tra i casi più rilevanti si segnalano arresti per le violazioni di restrizioni sui superyacht, attività di riciclaggio e messa a disposizione di fondi verso soggetti listati.

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