Modalità e tempistiche di applicazione dei nuovi dazi
I nuovi dazi entreranno in vigore a partire dal 12 marzo 2025 e si applicheranno a tutte le importazioni di articoli derivati dall’acciaio e dall’alluminio specificati negli allegati dei proclami, che sono stati pubblicati e contengono i codici doganali oggetto del dazio. Questi dazi si aggiungono a qualsiasi altro onere doganale già previsto. Tuttavia, il proclama prevede che i dazi non si applichino agli articoli derivati dall’acciaio e dall’alluminio che, pur essendo lavorati all’estero, sono stati fusi e colati negli Stati Uniti.
Il Dipartimento del Commercio monitorerà costantemente l’impatto di queste misure sulle importazioni e sull’industria nazionale, riservandosi la possibilità di apportare modifiche future in base agli effetti osservati sull’economia e sulla sicurezza nazionale.
Il primo governo Trump, i dazi sulle importazioni e le eccezioni introdotte da Biden
Già durante la sua prima amministrazione, Trump aveva imposto consistenti dazi su numerosi prodotti importati, compresi i metalli industriali. Molti dei dazi erano rimasti in vigore anche durante la presidenza Biden, che tuttavia aveva introdotto numerose eccezioni a favore dei principali partner commerciali degli USA, inclusa l’Unione Europea. Le eccezioni introdotte da Biden saranno rimosse per effetto del proclama del 10 febbraio.
I dazi come strumento di politica estera
Le ultime settimane stanno dimostrando come i dazi siano uno degli strumenti di politica estera prediletti dall’attuale governo statunitense, usati come misura utilizzabile unilateralmente al fine di esercitare pressione sugli altri Paesi per ottenere condizioni più favorevoli nel contesto di un negoziato bilaterale, rifiutando così il sistema multilaterale che fino ad ora era stato prevalente nel commercio globale. Questo utilizzo di misure commerciali è fortemente contestato dalla comunità internazionale, che già in passato è ricorsa ai meccanismi dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) per ottenere tutela dalle pratiche commerciali protezionistiche degli Stati Uniti.
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Aggiornamento: esclusione del cumulo tra dazi
Il 29 aprile 2025, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo volto a razionalizzare il sistema tariffario statunitense, evitando la sovrapposizione (“stacking”) di più dazi sulle stesse merci quando imposti ai sensi di determinati provvedimenti.
L’ordine stabilisce che, in caso di sovrapposizione tra le misure elencate, si applichi un solo dazio, secondo una gerarchia di priorità definita nel testo. Le misure interessate, elencate di seguito in ordine decrescente di priorità, sono:
- I dazi riguardanti automobili e parti di automobili;
- I dazi nei confronti dei prodotti di origine canadese;
- I dazi nei confronti dei prodotti di origine messicana;
- I dazi riguardanti i prodotti di alluminio e derivati;
- I dazi riguardanti i prodotti di acciaio e derivati.
Sussiste una eccezione per il caso in cui siano applicabili sia i dazi riguardanti i prodotti di alluminio che quelli di acciaio, che rimangono tra di loro cumulabili.
Rimangono inoltre cumulabili tra loro le tariffe non elencate nell’ordine, tra cui quelle imposte ai sensi della Sezione 301 del Trade Act (come i dazi contro la Cina), i dazi antidumping, le misure compensative e le imposte previste dal tariffario doganale degli Stati Uniti (HTSUS).
Le eccezioni si applicano retroattivamente alle merci importate a partire dal 4 marzo 2025.
Eventuali rimborsi per dazi già versati possono essere richiesti mediante le modalità previste dalla normativa statunitense applicabile