Eliminata l'esenzione de minimis per i prodotti cinesi
Oltre all’Executive Oder sulle tariffe reciproche, il 2 aprile il Presidente Trump ha emesso un altro Executive Order che rimuove definitivamente l’esenzione de minimis del 19 USC 1321(a)(2)(C) per i prodotti della Repubblica Popolare Cinese (che includono i prodotti di Hong Kong) importati a partire dal 2 maggio 2025.
L’esenzione “de minimis” prevista dal 19 USC § 1321(a)(2)(C) consente di importare spedizioni di valore inferiore a 800 USD senza l’applicazione di dazi e con procedure di sdoganamento semplificate. Tale esenzione era stata inizialmente eliminata dell’Executive Order 14195 del 1° febbraio 2025, ma successivamente ripristinata fino a quando il Segretario al Commercio avrebbe notificato al Presidente che i sistemi per la riscossione dei dazi sono pienamente operativi (Executive Order 14200 del 5 febbraio 2025)
Nell’Executive Order del 2 aprile, viene comunicato che il Segretario al Commercio ha notificato che sono ora in atto sistemi adeguati per elaborare e riscuotere tali dazi e, di conseguenza, le importazioni di prodotti della Cina e di Hong Kong non potranno più beneficiare del de minimis a partire dal 2 maggio 2025 e saranno soggette a tutti i dazi applicabili (dazi MFN, eventuali China tariffs della Section 301 e dazio aggiuntivo del 20% stabilito con Executive Order 14195 come modificato dall‘Executive Order 14228).
Trattamento daziario per gli invii postali
Un trattamento daziario diverso è previsto per gli invii postali contenenti prodotti della Cina e di Hong Kong e inviati negli Stati Uniti tramite la rete postale internazionale di questi Paesi, di valore pari o inferiore a 800 USD. Per tali prodotti, il dazio è calcolato secondo due modalità alternative, a scelta del vettore, e si applica al posto di qualsiasi altro dazio a cui le spedizioni sarebbero soggette, incluso il dazio ad valorem del 20% stabilito nell’Executive Order 14195 come modificato dall’Executive Order 14228 (dazio c.d. “Fentanyl”), il dazio MFN e le China tariffs della Section 301.
Le attuali modalità di calcolo del dazio stabilite con Executive Order il 12 maggio 2025 e in vigore dal 14 maggio 2025, sono le seguenti:
- dazio ad valorem del 54% del valore dell’invio postale; oppure in alternativa
- dazio specifico di 100 USD per invio postale.
Tali aliquote sostituiscono integralmente le misure precedenti e restano in vigore fino a eventuale modifica tramite successivo provvedimento esecutivo. Il mantenimento del dazio specifico a 100 USD – evitando l’innalzamento a 200 USD inizialmente previsto a decorrere dal 1° giugno – e la riduzione dell’aliquota ad valorem dal 120% al 54% sono stati adottati nel contesto dei negoziati bilaterali con la Cina, che hanno portato anche alla riduzione del dazio “reciproco” applicato da Pechino sulle importazioni statunitensi dal 125% al 10%.
Le modalità precedenti, introdotte tra il 2 maggio e il 14 maggio 2025, erano state adottate come risposta alle contromisure cinesi e prevedevano:
- un dazio ad valorem del 120% del valore dell’invio postale; oppure
- un dazio specifico di 100 USD per le merci importate tra il 2 maggio e il 31 maggio 2025, e di 200 USD per quelle successive.
In origine, per il periodo compreso tra il 2 maggio e il 1° giugno 2025, erano state fissate aliquote più contenute, pari a un dazio ad valorem del 30% oppure, in alternativa, un dazio specifico di 25 USD (innalzato a 50 USD per le importazioni successive al 1° giugno). Queste tariffe sono state progressivamente riviste nel corso delle settimane successive fino alla definizione del quadro attuale.
I prossimi passi
Entro 90 giorni dall’emanazione dell’Executive Order del 2 aprile, il Segretario al Commercio dovrà presentare al Presidente un rapporto dettagliato sugli effetti della misura sulle industrie, sui consumatori e sulle catene di approvvigionamento statunitensi. Il documento conterrà anche eventuali raccomandazioni per ulteriori interventi, comprese valutazioni sull’opportunità di estendere l’esclusione dall’esenzione de minimis anche ai pacchi provenienti da Macao, al fine di contrastare tentativi di elusione delle nuove disposizioni.