Nuove misure sanzionatorie
In parallelo all’adozione del XIV pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea, gli Stati Uniti hanno annunciato tra il 22 e il 23 ottobre 2025 un nuovo intervento sanzionatorio volto ad accrescere la pressione economica sulla Federazione Russa, in risposta alla perdurante mancanza di impegno di Mosca verso un processo di pace in Ucraina.
Le nuove misure adottate dal Dipartimento del Tesoro statunitense – Office of Foreign Assets Control (OFAC), colpiscono il settore energetico russo, principale fonte di entrate per il Cremlino, e puntano così a ridurre la capacità del governo russo di finanziare i propri sforzi bellici e sostenere l’economia interna.
Le nuove designazioni
Il provvedimento prevede la designazione all’interno della Specially Designated Nationals List (SDN List) di Rosneft e Lukoil, le due maggiori compagnie petrolifere russe, ai sensi dell’Executive Order 14024 – Russian Harmful Foreign Activities Sanctions, per aver operato nel settore energetico della Federazione russa.
Entrambe le società svolgono attività integrate verticalmente di esplorazione, estrazione, produzione, raffinazione, trasporto e commercializzazione di petrolio, gas naturale e prodotti derivati, sia sul territorio russo che a livello internazionale.
Il listing delle due società implica il blocco anche dei beni e degli interessi in beni di tutte le società controllate da Rosneft e Lukoil, direttamente o indirettamente, in misura pari o superiore al 50 per cento.
Tra le succursali delle due società esplicitamente richiamate da OFAC figurano numerose imprese attive nella produzione e raffinazione di idrocarburi, tra cui Bashneft Dobycha, RN Yuganskneftegaz, Samaraneftegaz, Ryazan Oil Refinery Company e Lukoil Kaliningradmorneft.
Implicazioni del listing
A seguito di queste designazioni, tutti i beni e gli interessi in beni delle persone fisiche o giuridiche coinvolte che si trovano negli Stati Uniti, o che sono in possesso o sotto il controllo di soggetti statunitensi, sono congelati e devono essere segnalati all’OFAC.
Salvo diversa autorizzazione rilasciata dalle autorità statunitensi, è vietata qualsiasi transazione da parte di persone statunitensi o effettuata all’interno del territorio degli Stati Uniti che coinvolga beni o interessi riconducibili ai soggetti designati.
Il listing all’interno della SDN list implica inoltre che le istituzioni finanziarie straniere che effettuano o facilitano “transazioni significative” o forniscono servizi a beneficio del complesso militare-industriale russo possono essere soggette a sanzioni secondarie, che includono la possibilità di limitazioni o divieti all’accesso al sistema finanziario statunitense.
Parallelamente, le persone inserite nella lista SDN ai sensi dell’E.O. 14024 potranno essere soggette a ulteriori restrizioni in materia di esportazioni, amministrate dal Bureau of Industry and Security (BIS) del Dipartimento del Commercio.
Misure restrittive UK e UE
Le misure statunitensi contro il settore energetico russo sono coordinate a simili misure adottate da Unione Europea e Regno Unito.
Il 23 ottobre, il XIX pacchetto di misure sanzionatorie dell’UE contro la Russia ha eliminato una eccezione che consentiva l’importazione di petrolio e gas naturale acquistato da Rosneft e Gazprom Neft. In seguito all’eliminazione di questa eccezione, le due società statali russe sono ora soggette a un blocco totale di ogni transazione con persone fisiche o giuridiche europee.
A tali misure si aggiunge l’azione del Regno Unito, che il 15 ottobre 2025 aveva disposto sanzioni finanziarie nei confronti di Rosneft e Lukoil.
Gli esperti di ZPC sono a disposizione per fornire approfondimenti e analisi sugli impatti che le misure sanzionatorie adottate contro la Russia hanno sull’operatività delle imprese.