Sostanze chimiche e beni a duplice uso: un caso di sequestro a La Spezia

1 Ottobre 2021

Il bifluoruro di ammonio è una sostanza chimica impiegata per diversi utilizzi industriali: per la pulizia e l’attacco dei metalli prima che essi siano trasformati, come acidificante per pozzi di petrolio, nell’incisione del vetro, nella pulizia di mattoni e materiali ceramici, per la regolazione del pH nella lavorazione di tessuti industriali.

Oltre al suo utilizzo per scopi civili, il bifluoruro di ammonio può anche essere impiegato per la fabbricazione di agenti tossicologici, quindi può avere uno scopo militare. È infatti incluso nell’elenco dei beni a duplice uso di cui all’allegato I del Regolamento n. 2021/821, la normativa europea che disciplina l’export dei prodotti dual use, prodotti che per poter essere esportati richiedono un’autorizzazione da parte dell’autorità nazionale UAMA del ministero degli Estri.

Proprio a seguito di un problema di autorizzazione, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di La Spezia hanno bloccato 9.000 Kg di un prodotto commerciale contenente “bifluoruro di ammonio”, in concentrazione tra il 70% e l’80%, di origine cinese e destinato a essere esportato verso un Paese del Sud America.

I responsabili della società esportatrice sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati connessi all’esportazione non autorizzata di prodotti a duplice uso e per la falsa dichiarazione relative all’origine unionale del prodotto.

Ricordiamo che la normativa europeo sui beni a duplice uso è stata recentemente revisionata, con l’entrata in vigore il 9 settembre 2021 del Regolamento n. 2021/821. Tra le principali novità, il regolamento punta a rafforzare la consapevolezza degli esportatori sulla necessità di dotarsi di programmi interni conformità per valutare e gestire i rischi connessi all’export di beni duali.

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