Direttiva UE sui rifiuti: scatta l’EPR per i produttori di tessili

26 Settembre 2025

Introduzione

In data 26 settembre 2025 é stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la revisione mirata della Direttiva quadro sui rifiuti (Waste Framework Directive – WFD), introducendo nuove disposizioni che avranno effetti significativi sul comparto tessile.

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La Direttiva

In data 26 settembre 2025 é stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la revisione mirata della Direttiva quadro sui rifiuti (Waste Framework Directive – WFD), introducendo nuove disposizioni che avranno effetti significativi sul comparto tessile.

Novità principali

  • Responsabilità estesa del produttore (EPR): chi commercializza articoli tessili nell’UE – inclusi gli operatori e-commerce e le aziende extraeuropee – dovrà sostenere i costi legati a raccolta, selezione e riciclo dei prodotti.

 

  • Tempistiche: gli Stati membri avranno 30 mesi dall’entrata in vigore del testo per attivare i regimi EPR, ossia indicativamente entro ottobre 2027.

 

  • Microimprese: saranno coinvolte per assicurare parità di condizioni e benefici ambientali, ma con:
    • un anno in più per adeguarsi;
    • obblighi di rendicontazione alleggeriti, per ridurre la burocrazia.

 

  • Fast fashion sotto la lente: i contributi EPR saranno modulati in base al comportamento ambientale dei produttori, penalizzando modelli poco sostenibili come fast e ultra-fast fashion.

Prossimi passaggi

  • La direttiva sarà pubblicata a breve nella Gazzetta ufficiale dell’UE e successivamente entrerà in vigore.

 

  • Da quel momento, i Paesi membri avranno 30 mesi per recepirla nelle rispettive normative nazionali, presumibilmente entro maggio 2027.