Sanzioni Russia, i rischi per le aziende della moda
Non solo il divieto di esportare beni di lusso, ma anche il rischio di intraprendere rapporti commerciali, finanziari e societari con soggetti inseriti nelle blacklist. Le soluzioni di ZPC per prevenire il rischio sanzioni
Le sanzioni adottate da Usa e Europa nell’ambito del conflitto Russia-Ucraina stanno ponendo alle imprese diverse problematiche. Le questioni interessano anche il settore della moda, sotto due principali aspetti: la possibilità o meno da un lato di esportare prodotti nei mercati russo, ucraino e bielorusso, dall’altro di intrattenere rapporti commerciali e societari con soggetti di tali paesi.
Riguardo le restrizioni sui prodotti, Usa e Ue hanno imposto il divieto di esportare beni di lusso in Russia (del valore superiore a 300 euro per articolo), tra cui rientrano diversi articoli di abbigliamento, calzature, accessori, gioielleria, orologi, articoli da viaggio, borsette, profumi e cosmetici.
Sanzioni sui soggetti e verifiche di compliance sulle compagini societarie
L’aspetto più complesso e per certi versi nuovo per il settore della moda riguarda le sanzioni verso soggetti inclusi nelle blacklist Usa e Ue. Le imprese del fashion sono abituate a svolgere verifiche di compliance su aspetti doganali, conformità ed etichettatura dei prodotti per i mercati globali, mentre in passato sono state meno coinvolte dalle restrizioni di export control (sanzioni su soggetti e prodotti dual use), per la natura dei regimi sanzionatori internazionali, che solitamente non colpiscono il settore dei beni di consumo.
Il quadro sanzionatorio verso la Russia deve invece porre all’attenzione anche delle imprese della moda i rischi di condurre operazioni commerciali e finanziarie con soggetti listati, in particolare:
- effettuare transazioni verso clienti, fornitori, distributori, business partner inclusi in liste di controllo
- intraprendere relazioni commerciali e finanziarie con aziende che a loro volta possono avere all’interno della compagine societaria soggetti listati
Quali sono le conseguenze per le imprese che fanno affari con soggetti in blacklist? Blocco delle proprietà, sanzioni amministrative e penali (anche da parte degli Usa, per effetto delle così dette “sanzioni secondarie”), danni reputazioni verso banche e business partner. Per prevenire i rischi è quindi necessario svolgere delle attente verifiche sulle controparti commerciali e sulla loro compagine societaria.
La soluzione ZPC
ZPC, con una business unit specializzata in ambito export control, supporta le imprese della moda in necessarie attività di compliance, quali:
- Due diligence su soggetti ed entità
- Risk Assessment sulla situazione aziendale
- Internal Compliance Program (procedure di conformità ai programmi sanzionatori)
ZPC è inoltre dotata di piattaforme digitali che permettono di svolgere in automatico verifiche su soggetti, clienti, fornitori, compagine societaria per accertarsi che non siano inclusi nelle blacklist internazionali.
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