Sanzioni per violazioni delle misure restrittive

8 Novembre 2024

Introduzione

Continuano sia in Unione Europea che negli Stati Uniti le attività di enforcement delle misure sanzionatorie vigenti da parte delle Autorità preposte.

Stati Uniti: elusione delle sanzioni verso la Russia

Il 1° novembre 2024, un cittadino con doppia nazionalità, statunitense e russa, si è dichiarato colpevole di aver aiutato la Russia ad acquisire componenti elettronici sensibili di fabbricazione statunitense per usi militari. Era accusato di “cospirazione per frode bancaria e per frodare gli Stati Uniti” in quanto parte di una rete transnazionale di approvvigionamento e riciclaggio di denaro per i servizi militari e d’intelligence russi, come riportato dal Dipartimento di Giustizia il 1° novembre.

 

Secondo i documenti del tribunale, l’uomo avrebbe collaborato con società russe per creare società di facciata e conti bancari negli Stati Uniti, trasferendo oltre 12 milioni di dollari per acquistare beni soggetti a restrizioni di esportazione. Tra questi, proiettili da cecchino intercettati in Estonia.

 

La vicenda coinvolge altri imputati, alcuni dei quali avrebbero già dichiarato la propria colpevolezza, mentre altri risultano ancora latitanti.

Spedizioni non autorizzate verso un’impresa cinese presente nella "Entity List" del BIS: sanzionata un'azienda americana

Il 1° novembre 2024, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, tramite il Bureau of Industry and Security (BIS), ha patteggiato una sanzione civile di $500,000 ad una azienda con sede a New York produttrice di wafer per semiconduttori, per spedizioni non autorizzate verso un’impresa cinese presente nella “Entity List” del BIS. Tra febbraio 2021 e ottobre 2022, l’azienda americana ha effettuato 74 spedizioni di wafer, per un valore complessivo di circa $17,1 milioni, senza la licenza richiesta, violando le Export Authorisation Regulations (EAR).

 

Secondo il comunicato del BIS, la mancata identificazione dell’azienda nel sistema di screening delle transazioni utilizzato dall’impresa americana è stata causata da un errore di inserimento dati. Sebbene l’azienda non fosse un cliente diretto, era il fornitore esterno di servizi di assemblaggio e test (“OSAT”) designato da un cliente e, di conseguenza, avrebbe dovuto essere sottoposto a controllo nel sistema di screening delle transazioni.

 

Il BIS ha ridotto significativamente la sanzione poiché l’azienda coinvolta ha volontariamente comunicato l’infrazione, collaborato con l’Office of Export Enforcement (OEE) e adottato misure correttive.

 

Questo caso evidenzia l’importanza, per tutte le aziende, di mantenere una rigorosa vigilanza sulle esportazioni di materiali per semiconduttori verso la Cina, poiché le autorità statunitensi perseguono anche soggetti non statunitensi per violazioni della normativa USA.

 

Gli esperti di ZPC sono a disposizione per supportare le imprese nella gestione della complessa normativa sui controlli alle esportazioni, includendo le normative dell’UE, degli Stati Uniti e di altre giurisdizioni rilevanti.

Polonia: indagata una società statale

In Polonia, la Procura generale (Prokuratura Krajowa) e l’Agenzia per la Sicurezza interna hanno avviato indagini nei confronti della società di proprietà statale, la WSK Posnàn, per aver fornito materiali sensibili a imprese stabilite in Iran. Secondo le iniziali ricostruzioni delle Autorità, la WSK Posnàn avrebbe effettuato spedizioni di parti meccaniche a un’impresa iraniana che produce trattori agricoli, ma queste sarebbero successivamente state utilizzate per la realizzazione di droni “Shahed 136”, un modello di drone “kamikaze” che sarebbe stato utilizzato dall’Iran per l’attacco a Israele di aprile 2024, e dalla Russia nel corso della sua aggressione all’Ucraina. La normativa polacca punisce l’esportazione non autorizzata di materiali d’armamento con la reclusione fino a dieci anni.

Stati Uniti: sanzionato un istituto finanziario

Negli Stati Uniti, un istituto finanziario ha patteggiato con l’OFAC il versamento di una sanzione di circa 7,5 milioni di dollari per aver violato, tra il 2016 e il 2020, le sanzioni americane nei confronti della Russia. Secondo quanto pubblicato dall’OFAC, l’istituto avrebbe favorito pagamenti nei confronti di soggetti russi listati.

Sanzioni per violazioni delle misure restrittive: un trend in crescita

In generale, si osserva recentemente un trend in crescita nel numero di provvedimenti – sia amministrativi, che giudiziari – adottati nei confronti di soggetti che violano le misure restrittive. È per questo di primaria importanza che le imprese si dotino di adeguate procedure per garantire, sia in fase contrattuale che in fase di esecuzione, il rispetto di tutti i regimi sanzionatori applicabili.

 

In particolare, è richiesto che siano svolte verifiche di tipo:

 

  • soggettivo, per assicurarsi che le controparti non risultino in liste di controllo implementate dalle diverse autorità competenti;

 

  • oggettivo, per assicurarsi che la movimentazione dei prodotti non sia soggetta a divieti verso determinati Paesi terzi o sottoposti a restrizioni, come i prodotti a duplice uso assoggettati ad un regime di autorizzazione per l’esportazione.