Pubblicata la proposta di direttiva Ue sui Green Claims

23 Marzo 2023

La Commissione europea ha pubblicato la proposta di direttiva sulle affermazioni ambientali, che ha l’obiettivo di spingere le imprese ad adottare green claims di comunicazione e marketing affidabili e verificabili in tutta l’Ue. La proposta, inoltre, punta a proteggere i consumatori ed evitare forme di greenwashing, contribuire a creare una solida economia circolare e a stabilire parità di condizioni tra le imprese in tema di sostenibilità.

Informazioni affidabili, comparabili e verificabili per i consumatori

Le imprese dovranno rispettare norme minime su come sostanziare le affermazioni ambientali relative a prodotti e servizi. La proposta riguarda affermazioni esplicite, come ad esempio: “maglietta realizzata con bottiglie di plastica riciclate”, “consegna con compensazione di CO2”, “imballaggi realizzati con il 30% di plastica riciclata”.

La proposta copre le dichiarazioni volontarie sugli impatti ambientali o le prestazioni di un prodotto, ma esclude le indicazioni coperte dalle norme Ue esistenti, come l’Ecolabel o il marchio degli alimenti biologici, in quanto tali leggi garantiscono che le indicazioni regolamentate siano affidabili. Le dichiarazioni ambientali dovranno essere verificate in modo indipendente e dimostrate con prove scientifiche. Le aziende dovranno identificare gli impatti ambientali effettivamente rilevanti per i loro prodotti.

Regole ed etichette chiare e armonizzate

Le norme puntano ad assicurare che le affermazioni siano comunicate in modo chiaro. Ad esempio, le dichiarazioni o le etichette che utilizzano un punteggio aggregato dell’impatto ambientale complessivo del prodotto non saranno più consentite, a meno che non siano stabilite dalle norme Ue. I confronti tra i claims relativi a prodotti e organizzazioni dovranno essere basati su informazioni e dati equivalenti.

La proposta regolerà anche le etichette ambientali. Attualmente ci sono circa 230 etichette diverse, fattore che crea confusione e sfiducia nei consumatori. Per controllare la proliferazione delle etichette ambientali non saranno consentiti nuovi sistemi di etichettatura pubblici, a meno che non siano sviluppati a livello Ue, e qualsiasi nuovo sistema privato dovrà mostrare ambizioni ambientali più elevate rispetto a quelli esistenti e ottenere una pre-approvazione per essere autorizzato. Esistono regole dettagliate sulle etichette ambientali in generale: devono anche essere affidabili, trasparenti, verificate in modo indipendente e riviste regolarmente.

Prossimi passi

La proposta di direttiva dovrà ora essere approvata dal Parlamento europeo e del Consiglio.

 

 

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