Passaporto Digitale di Prodotto: il punto della situazione
Gli esperti di ZPC hanno partecipato lo scorso 12 giugno al webinar “Standardisation request on the DPP-system”, dedicato al Passaporto Digitale di Prodotto (Digital Product Passport – DPP), organizzato dalla DG GROW della Commissione Europea. Il webinar, a cui hanno aderito oltre 900 partecipanti, è stato occasione per presentare lo stato dell’arte del progetto CIRPASS, che pone le basi per lo sviluppo tecnico degli strumenti necessari per implementare il DPP, in linea con la proposta di Regolamento sull’Ecodesign per prodotti sostenibili (Ecodesign for Sustainable Products Regulation – ESPR). Il CIRPASS, che riunisce 31 partner rappresentativi del mondo industriale, digitale, di ricerca e di normazione tecnica, tra cui il Politecnico di Milano, è coinvolto nella ricerca e progettazione degli aspetti tecnici su cui porre le basi del sistema DPP, nell’ambito del progetto finanziato dal Programma Digital Europe che si concluderà nel marzo 2024.
Nel corso del webinar è stato analizzato il contesto politico in cui si inserisce il sistema DPP, che rappresenta un pilastro della strategia digitale della Commissione e che dovrà essere lo strumento su cui si fonderà ogni normativa unionale che richieda la messa a disposizione di informazioni in formato digitale. Il sistema dovrà essere interoperabile con i database già esistenti in UE, allineato con le buone pratiche a livello internazionale e, allo stesso tempo, aperto alle nuove tecnologie. I tempi per la sua realizzazione sono strettissimi e non prorogabili: entro l’inizio del 2027 dovranno infatti essere attivi i primi DPP, previsti per le batterie dei veicoli elettrici, e implementati i primi atti delegati, tra cui uno specifico sui prodotti tessili.
Digital Product Passport: caratteristiche
Il DPP non sarà un mero link a un documento o a un sito internet, ma identificherà in modo univoco prodotti e componenti. Tutte le norme tecniche saranno accessibili al pubblico e di carattere internazionale (ISO o IEC) e potranno essere integrate da norme CEN. Sul punto, durante il webinar è stato presentato il mandato della Commissione per lo sviluppo di nuove norme tecniche armonizzate sul tema degli identificatori di prodotto, dei carrier dei dati (es. QR code), il legame tra il prodotto fisico e i dati digitali contenuti nel DPP, compreso un sistema di ricerca, gestione dei diritti di accesso, interoperabilità, autenticazione e integrità dei dati, sicurezza e privacy dei dati. I dati di primo livello dovranno essere disponibili al consumatore in modalità offline, per consentire la consultazione diretta nel punto vendita; i dati più complessi dovranno essere invece disponibili online.
Nello sviluppo del DPP, sarà necessario rispettare 4 parametri fondamentali:
- l’accessibilità in termini di costi per le PMI;
- l’affidabilità per soddisfare la domanda dei consumatori;
- l’adattabilità per consentire l’utilizzo in molti settori;
- la scalabilità per consentirne la circolazione in tutta l’UE.
Il DPP non si applicherà necessariamente a tutti i prodotti presenti sul mercato UE. Per alcuni prodotti si riferirà al lotto di produzione (questa è l’ipotesi attualmente prevista per i prodotti tessili), mentre per quelli interessati da indici di sostenibilità, come i prodotti elettrici/elettronici, sarà riferito al singolo prodotto.
Per quanto riguarda i dati presentati nel DPP, il concetto di eco-design stabilisce sia requisiti prestazionali che requisiti di informazione, quali l’identificatore univoco di prodotto, i dati sulla circolarità, sulla sostenibilità e sulla conformità. L’accesso ai dati sarà differenziato in base al ruolo e alle competenze dei soggetti; quindi, il livello di approfondimento dei dati visibili sarà diverso per il consumatore, per il soggetto incaricato del riciclo e per l’autorità competente.
Prossime tappe
La proposta della Commissione è attualmente in discussione al Parlamento UE. Durante i lavori di confronto tra Commissione, Consiglio UE e Parlamento, gli aspetti di maggiore criticità emersi riguardano il portale funzionale alla ricerca dei DPP, le verifiche automatiche sui DPP all’importazione e le responsabilità dei marketplaces. Il voto plenario è atteso per il prossimo 10 luglio.
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