Pubblicata la nuova proposta Ue di revisione del regolamento sugli imballaggi

30 Novembre 2022

La Commissione Europea ha pubblicato la proposta di revisione delle normative sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggi (Regolamento UE 2019/1020 e direttiva UE 2019/904). Le nuove norme intendono contrastare la tendenza di un incremento dei rifiuti di imballaggi, stimato tra il 19% il 46% (imballaggi in plastica) entro il 2030 se non si dovessero adottare dei provvedimenti.

La proposta persegue tre obiettivi principali.

Anzitutto prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio (del 15% pro capite rispetto al 2018 entro il 2040), ridurne la quantità, imporre restrizioni sugli imballaggi inutili e promuovere soluzioni di imballaggio riutilizzabili. In secondo luogo, promuovere il riciclaggio di alta qualità rendendo tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell’UE riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030. Infine, ridurre il fabbisogno di risorse naturali primarie e creare un mercato di materie prime secondarie, aumentando l’uso della plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi vincolanti.

Gli obblighi per le imprese

Per favorire il riutilizzo o la ricarica degli imballaggi le imprese dovranno offrire ai consumatori una determinata percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili, ad esempio per i cibi e le bevande da asporto o per le consegne relative al commercio elettronico. Vi sarà inoltre la standardizzazione dei formati degli imballaggi e una chiara etichettatura degli imballaggi riutilizzabili. Ogni imballaggio dovrà essere munito di un’etichetta che indichi di quali materiali si compone e in quale categoria di rifiuti dovrebbe essere conferito. I contenitori per la raccolta dei rifiuti avranno le stesse etichette e in tutta l’UE si utilizzeranno gli stessi simboli.

Per affrontare il problema degli imballaggi inutili saranno vietate alcune forme di imballaggio, ad esempio quelli monouso per cibi e bevande consumati all’interno di ristoranti e caffè, quelli monouso per frutta e verdura, flaconi in miniatura per shampoo e altri prodotti negli hotel.

Molte misure sono volte a rendere gli imballaggi totalmente riciclabili entro il 2030; ciò include la definizione di criteri di progettazione per gli imballaggi, la creazione di sistemi vincolanti di vuoti a rendere su cauzione per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio e chiarire quali tipologie molto limitate di imballaggi dovranno essere compostabili, in modo che i consumatori possano gettarli nell’organico.

Vi saranno inoltre tassi vincolanti di contenuto riciclato che i produttori dovranno includere nei nuovi imballaggi di plastica. Ciò contribuirà a rendere la plastica riciclata un prodotto di maggior valore, come dimostra l’esempio delle bottiglie in PET nel contesto della direttiva sulla plastica monouso.

La proposta della Commissione Ue intende inoltre chiarire in che modo le plastiche a base biologica, compostabile e biodegradabile possono avere un impatto ambientale sostenibile.

Prossime tappe

La proposta sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.

Il pacchetto fa seguito alle misure sull’economia circolare adottate a marzo 2022, che includevano il nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili e la strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari.

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