L’Unione Europea adotta l’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia

6 Ottobre 2022

Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di imporre un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, alla luce dell’escalation della guerra russa contro l’Ucraina e dell’annessione delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Il nuovo pacchetto di sanzioni (qui i regolamenti) introduce nuovi divieti di importazione in Ue di prodotti russi, nuove restrizioni alle esportazioni verso la Russia di prodotti e servizi europei, e le basi giuridiche per il meccanismo del price cap sul prezzo del petrolio russo.

Divieti di importazione

L’Ue estende il divieto di importazione ai prodotti siderurgici finiti e semilavorati originari della Russia o esportati dalla Russia. Ulteriori restrizioni all’importazione sono imposte anche su cellulosa di legno e carta, sigarette, plastica e cosmetici, elementi utilizzati nell’industria della gioielleria come pietre e metalli preziosi, gioielli non in oro, macchinari ed elettrodomestici, veicoli, tessili, calzature, cuoio, ceramica, alcuni prodotti chimici.

Il Consiglio ha inoltre deciso che a partire dal 6 ottobre 2022 le restrizioni introdotte il 23 febbraio 2022, compreso in particolare il divieto di importazione di merci provenienti dalle regioni di Donetsk e Luhansk, vengono estese anche alle regioni di Zaporizhzhia e Kherson.

Restrizioni all’export

Il pacchetto estende l’elenco di prodotti soggetti a restrizioni che possono contribuire al potenziamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore della difesa e della sicurezza. Sono inclusi alcuni componenti elettronici, sostanze chimiche aggiuntive e prodotti che possono essere utilizzati per la pena capitale, la tortura o altri trattamenti crudeli. È previsto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare armi da fuoco civili, loro componenti e munizioni essenziali, veicoli e attrezzature militari, attrezzature paramilitari e pezzi di ricambio.

Sanzioni soggettive

Le nuove misure prevedono sanzioni nei confronti di individui ed entità che hanno avuto un ruolo nell’organizzazione dei referendum nelle regioni ucraine occupate (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia), rappresentanti del settore della difesa e persone che diffondono disinformazione sulla guerra. Il Consiglio ha inoltre introdotto un nuovo criterio di listing, che prevede di sanzionare i soggetti che facilitano l’elusione delle sanzioni.

Price cap sul petrolio russo

Il pacchetto introduce nella legislazione dell’Ue la base per stabilire un price cap relativo al trasporto marittimo di petrolio russo verso paesi terzi. Il price cap funzionerebbe come deroga al divieto, per gli operatori europei, di fornire servizi di trasporto marittimo, assistenza tecnica, intermediazione e finanziaria per il trasporto di petrolio russo (divieto da dicembre 2022) e prodotti petroliferi russi (divieto da febbraio 2023) verso paesi terzi. Il meccanismo del price cap consentirebbe quindi agli operatori europei la fornitura di trasporto marittimo e dei servizi correlati a condizione che il petrolio o i prodotti petroliferi russi siano acquistati al price cap prestabilito o inferiore. Il meccanismo si applicherà a partire dalla data in cui il Consiglio deciderà all’unanimità di introdurre il price cap.

Altre restrizioni

  • Divieto per i cittadini dell’Ue di ricoprire incarichi negli organi direttivi di determinate persone giuridiche, entità o organismi di proprietà o controllati dallo Stato russo
  • Inserimento nell’elenco delle entità statali soggette al divieto di transazione del Russian Maritime Shipping Register (ente al 100% statale che svolge attività legate alla classificazione e ispezione, anche in ambito security), di navi e imbarcazioni russe e non russe
  • Divieto della fornitura di portafogli di criptovalute, account o servizi di custodia a persone e residenti russi, indipendentemente dal valore delle criptovalute
  • Divieto di fornire servizi di architettura e ingegneria, nonché servizi di consulenza informatica e servizi di consulenza legale alla Russia

Necessarie verifiche di compliance

Alla luce di tale ulteriore inasprimento del programma sanzionatorio europeo, è necessario per tutte le aziende che hanno in corso contratti verso la Russia procedere ad una attenta disamina delle modifiche introdotte dai nuovi Regolamenti, al fine di escludere ogni potenziale criticità sia da un punto di vista soggettivo che oggettivo.

ZPC resta a disposizione per assistere ogni richiesta di approfondimento sulle novità introdotte o per procedere all’aggiornamento di analisi (soggettive e/o oggettive) effettuate precedentemente all’emanazione del presente pacchetto sanzionatorio.

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