L’UE adotta il 18° pacchetto di misure sanzionatorie nei confronti della Russia

18 Luglio 2025

Introduzione

In data 18 luglio 2025, l'UE ha approvato il 18° pacchetto di misure sanzionatorie economiche e individuali nei confronti della Russia. Le nuove misure restrittive adottate colpiscono in particolare i settori energetico, bancario e militare della Russia, nonché il commercio con l'Unione Europea.

Il Consiglio UE ha inoltre integrato il pacchetto concordando ulteriori misure nei confronti della Bielorussia. Si resta al momento in attesa della pubblicazione degli atti giuridici pertinenti nella Gazzetta ufficiale dell'UE.

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Nuovi listing

Con il nuovo pacchetto sanzionatorio, 14 persone fisiche e 41 entità responsabili di azioni che minacciano o compromettono l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, sono state listate, portando il numero totale dei soggetti iscritti nell’elenco a oltre 2500.

Energia

Considerando che le esportazioni di petrolio rappresentano ancora un terzo delle entrate del governo russo, al fine di ridurre le entrate del Cremlino connesse al settore energetico, l’UE ha imposto una riduzione del prezzo massimo del petrolio greggio da 60 a 47,6 dollari al barile, per allinearlo agli attuali prezzi globali; viene inoltre introdotto un meccanismo automatico e dinamico volto a modificare il price cap del petrolio e a garantirne l’efficacia.

Allo scopo di combattere la “flotta ombra” di Putin, composta da petroliere non UE utilizzate per eludere il meccanismo di limitazione del prezzo del petrolio, sostenere il settore energetico della Russia e trasportare attrezzature militari per la Russia o grano rubato all’Ucraina, l’UE ha imposto ulteriori sanzioni lungo tutta la value chain della stessa, aggiungendo altre 105 navi (per un totale di 444) all’elenco di quelle soggette a divieto di accesso ai porti e di fornitura di un’ampia gamma di servizi relativi al trasporto marittimo.

 

L’UE ha poi introdotto:

 

  • il divieto di importazione dei prodotti petroliferi raffinati ottenuti da petrolio greggio russo e provenienti da qualsiasi Paese terzo, ad eccezione del Canada, della Norvegia, della Svizzera, del Regno Unito e degli Stati Uniti, impedendo in tal modo che il petrolio greggio russo raggiunga il mercato dell’UE attraverso vie secondarie;

 

  • un divieto totale di transazione per Nord Stream 1 e 2, compresa la fornitura di beni o servizi, impedendo così il completamento, la manutenzione, il funzionamento e qualsiasi uso futuro dei gasdotti Nord Stream 1 e 2.

 

Infine, il Consiglio ha deciso di porre fine all’esenzione per le importazioni di petrolio dalla Russia verso la Repubblica Ceca.

Settore bancario

Viene rafforzato l’attuale divieto di fornire servizi di messaggistica finanziaria specializzata con sede nell’UE a determinate banche russe, trasformandolo in un divieto totale delle transazioni. Questo viene applicato a 22 ulteriori banche russe, oltre alle 23 già soggette al divieto.

 

Viene abbassata la soglia per l’imposizione di sanzioni agli istituti finanziari e di credito di Paesi terzi e ai fornitori di servizi di criptoasset che ostacolano le misure sanzionatorie nei confronti della Russia, sostengono la guerra di aggressione della Russia o sono collegati al sistema di trasferimento dei messaggi finanziari (SPFS), il servizio di messaggistica finanziaria alternativo russo, sviluppato dalla Banca centrale russa e utilizzato per proteggere le banche russe dall’impatto delle sanzioni dell’UE.

 

Il divieto di transazione viene inoltre ampliato agli istituti finanziari e creditizi e ai fornitori di servizi di criptoasset di Paesi terzi che, con le loro azioni, ostacolano le sanzioni dell’UE o sostengono la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, nonché agli operatori di Paesi terzi che eludono i divieti relativi al petrolio.

 

È stato introdotto il divieto di transazioni con il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF) e le sue società. Il Consiglio ha anche creato uno strumento per estendere il divieto ad alcune aziende in cui l’RDIF ha investito, nonché a entità che forniscono servizi finanziari all’RDIF. Queste entità saranno selezionate dal Consiglio, che ha già incluso quattro società russe. Tale misura restringe ulteriormente l’accesso della Russia ai mercati finanziari globali e alle valute estere.

 

Infine, viene introdotto un nuovo divieto di vendita, fornitura, trasferimento ed esportazione di sistemi di gestione di software e software con determinati usi nel settore bancario e finanziario.

Industria militare

Al fine di limitare le capacità militari della Russia, il Consiglio ha imposto ulteriori sanzioni ai fornitori del complesso industriale militare russo, compresi tre soggetti con sede in Cina che vendono beni utilizzati in campo di battaglia. Il pacchetto riguarda inoltre otto società che operano nel complesso militare-industriale bielorusso, a sostegno degli sforzi bellici della Russia.

 

Sono 26 le nuove entità soggette a restrizioni più severe alle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, compresi quelli che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Undici di questi soggetti hanno sede in Paesi terzi diversi dalla Russia (sette in Cina e Hong Kong e quattro in Turchia) e sono stati coinvolti nell’elusione delle restrizioni all’esportazione, anche per quanto riguarda i veicoli aerei senza pilota (UAV).

 

L’UE ha poi concordato ulteriori divieti di esportazione per un valore superiore a 2,5 miliardi di euro. L’elenco dei prodotti soggetti a restrizioni che contribuiscono al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia comprende ora prodotti per lo sviluppo e la produzione di sistemi militari russi, quali macchine a controllo numerico computerizzato (CNC) e sostanze chimiche per propellenti. Inoltre, il divieto di transito attraverso il territorio della Russia è esteso a determinati prodotti di importanza economica critica utilizzati per la costruzione e il trasporto.

Bielorussia

Oltre agli otto nuovi inserimenti relativi al complesso militare bielorusso, il pacchetto odierno riflette ulteriormente le misure imposte al commercio della Bielorussia con la Russia.

 

Inoltre, il divieto di servizi di messaggistica finanziaria specializzata è stato esteso a un divieto totale delle transazioni ed è stato introdotto un embargo sulle importazioni di armi dalla Bielorussia.

Ulteriori disposizioni

Con il nuovo regime sanzionatorio, l’UE introduce inoltre misure per proteggere gli Stati membri dai procedimenti arbitrali illegittimi avviati nell’ambito dei trattati bilaterali di investimento (TBI) da società e persone fisiche russe, compresi gli oligarchi e i loro rappresentanti (ad esempio, disposizioni in materia di risarcimento dei danni che gli Stati membri devono adottare, disposizioni specifiche di non riconoscimento nell’UE per tali procedimenti arbitrali e l’obbligo per gli Stati membri di agire nei procedimenti TBI).