L’Europa impone dazi antidumping sulle importazioni di alluminio dalla Cina
La Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2021/582 che impone dazi antidumping sulle importazioni di estrusi di alluminio originari della Cina. I dazi, istituiti dal 13 aprile, sono provvisori per un periodo di 6 mesi e vanno dal 19,3% al 46,7%, in base alle società produttrici-esportatrici cinesi indicate nel Regolamento.
Sono esclusi dall’applicazione del dazio antidumping provvisorio i laminati per le lattine per bevande e, in base alle dimensioni, prodotti di alluminio per i pannelli di carrozzeria dell’industria automobilistica e prodotti di alluminio per la costruzione di parti di aeromobili.
L’inchiesta antidumping
La mossa della Commissione arriva al termine di un’inchiesta antidumping aperta il 14 febbraio 2020 relativa alle importazioni di estrusi in alluminio originari della Repubblica popolare cinese, a seguito di una denuncia presentata il 3 gennaio 2020 dall’associazione European Aluminium. La denuncia conteneva elementi di prova dell’esistenza del dumping e del conseguente pregiudizio notevole.
Dall’inchiesta è emerso che le pratiche commerciali sleali (dumping) da parte degli esportatori cinesi hanno causato danni significativi all’industria europea del settore e che le misure per contrastare tali pratiche sono necessarie e nell’interesse dell’UE.
Per l’importatore
Dato che i dazi sono provvisori, l’importatore può aprire una garanzia in dogana e non pagare direttamente il dazio. Se al termine del periodo provvisorio il dazio antidumping verrà confermato, la garanzia verrà riscossa. In caso invece di non conferma della misura o di esenzione del dazio, la garanzia verrà rimossa.