Le novità sulla garanzia legale per i beni di consumo

31 Gennaio 2022

Il 1° gennaio 2022 sono entrate in vigore le nuove regole relativa alla garanzia legale sui beni di consumo, disciplinate dalla Direttiva (UE) 2019/771, che rafforzano le tutele riconosciute ai consumatori in caso di acquisto di beni non conformi.

Come noto, il diritto di garanzia legale regola le pretese che l’acquirente può avanzare nei confronti del venditore per un prodotto difettoso o dalle caratteristiche non conformi rispetto a quanto previsto nel contratto, entro due anni dalla consegna del bene. La garanzia consente in particolare al consumatore di accedere a diversi strumenti di tutela, quali la riduzione del prezzo, la sostituzione, riparazione del bene o il reso.

Con le novità introdotte dalla Direttiva (UE) 2019/771:

  • viene meno l’obbligo per gli stati di prevedere l’onere a carico del consumatore di denunciare il difetto entro due mesi dalla scoperta;
  • viene esteso ad un anno il periodo di inversione dell’onere della prova, in forza del quale spetta al venditore dar prova della conformità del prodotto nel caso in cui il consumatore denunci un difetto.

Le regole in vigore in precedenza resteranno applicabili ai contratti conclusi fino al 31 dicembre 2021.

L’Italia ha recepito la nuova Direttiva tramite il Decreto Legislativo 170/2021, inserendo le novità nel Codice del Consumo.  La normativa italiana prevede l’eliminazione del limite temporale dell’onere a carico del consumatore. In Italia, quindi, il consumatore non è più obbligato a denunciare la difformità entro due mesi dalla scoperta del vizio.

Nel nostro paese viene mantenuto il termine dei due anni per l’attivazione del diritto di garanzia, a differenza di altri stati membri, che su questo possono prevedere normative più tutelative a favore dei consumatori (ad esempio in Spagna e Portogallo il periodo di garanzia legale è esteso a tre anni).

Il rafforzamento del diritto di garanzia sui beni di consumo si può leggere anche nell’ottica di economia circolare, che consente di riparare i prodotti invece di renderli rifiuti, in linea con le proposte europee del Green Deal. La Commissione europea ha annunciato una proposta legislativa sul “diritto alla riparazione”, prevista per il terzo trimestre del 2022, che ha l’obiettivo di rafforzare i diritti dei consumatori a riparare i prodotti a prezzi equi, al fine di prolungare la vita utile dei beni e promuovere gli obiettivi dell’economia circolare.

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