Conformità dei prodotti: rischi e responsabilità di import dalla Cina

7 Ottobre 2021

Nelle scorse settimane l’Agenzia delle Dogane ha svolto diversi controlli e sequestri su prodotti importati dalla Cina, a causa di problemi legati ad informazioni sull’origine delle merci, documentazioni sulla sicurezza dei prodotti, etichettatura, imballaggi e marcatura CE.

Rispetto ai prodotti di origine extra Ue, in particolare provenienti dal Far Est, gli importatori italiani devono prestare la massima attenzione visti gli standard diversi tra Europa e paesi asiatici. Per poter essere commercializzati in Italia questi prodotti devono in ogni caso rispettare le normative europee su sicurezza e conformità, informazioni al consumatore. Se il fabbricante non è dell’UE, in importazione è quindi l’importatore a doversi assicurare che i prodotti siano accompagnati da una corretta documentazione, per evitare sanzioni o blocchi in dogana della merce.

L’Agenzia delle Dogane svolge infatti un’attenta attività di controllo, a difesa del consumatore e di una concorrenza leale sul mercato, finalizzata ad evitare l’introduzione di prodotti di origine estera non conformi.

Nello specifico degli ultimi casi, l’Ufficio Dogane di Savona hanno sequestrato 868 monopattini provenienti dalla Cina ed impropriamente classificati come “giocattoli”. Gli imballaggi e l’etichettatura non riportavano indicazioni sull’origine della merce, pertanto le informazioni a corredo dei monopattini potevano indurre i consumatori e ritenerli di fattura europea. L’importatore è stato denunciato per violazione dell’art. 517 del Codice Penale.

Nel porto di Ancona è stata invece bloccata una spedizione di 2.276 lavabi in ceramica provenienti dalla Cina e diretti a due importatori marchigiani per l’immissione in commercio, a causa di non conformità della marcatura CE sulla merce e la mancata apposizione sul prodotto o sull’imballaggio dei dati necessari all’identificazione dell’importatore. Agli importatori è stata applicata una sanzione pecuniaria amministrativa per un importo minimo di 500 ad un massimo di 5.000 euro.

Nel corso di un’operazione di controllo su un’importazione di utensili e accessori di origine cinese, l’Ufficio delle Dogane di La Spezia ha riscontrato carenze nella documentazione relativa alla sicurezza dei prodotti e illecite etichettature con l’indicazione “Made in Italy”. Il rappresentante legale della società importatrice è stato pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria.

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