La soglia di esenzione
La semplificazione al Regolamento CBAM mira a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, mantenendo allo stesso tempo la funzionalità della misura.
Punto chiave è la nuova soglia di esenzione: le aziende che non superano una soglia unica basata sulla massa, fissata a 50 tonnellate nette di merci (il cui codice doganale è riportato nell’Allegato I del Regolamento CBAM) importate per importatore all’anno, sono esentate dagli obblighi previsti dal Regolamento CBAM. La misura proposta si applicherà pertanto principalmente alle PMI e ai privati che importano piccole o trascurabili quantità di merci inserite nel Regolamento CBAM.
La semplificazione mira a migliorare la conformità al Regolamento CBAM in modo efficiente sotto il profilo dei costi, senza comprometterne gli obiettivi climatici. Secondo i calcoli, infatti, circa il 99% delle emissioni delle merci CBAM importate sarebbe ancora coperto. L’obiettivo generale è ridurre gli oneri normativi e amministrativi, nonché i costi di conformità per le imprese dell’UE, in particolare le PMI.
Le semplificazioni previste
La proposta contiene inoltre diverse semplificazioni per tutti gli importatori di merci CBAM al di sopra della soglia indicata, in particolare in riferimento a:
- procedura di autorizzazione;
- processi di raccolta dei dati;
- calcolo delle emissioni incorporate anche tramite valori predefiniti;
- regole per la verifica delle emissioni;
- calcolo della responsabilità finanziaria dei dichiaranti CBAM autorizzati;
- possibilità per gli stessi importatori autorizzati di richiedere il riconoscimento del prezzo del carbonio già pagato in Paesi terzi.
Conclusioni
Questa semplificazione rappresenta un primo passo necessario in vista di una revisione più ampia del CBAM, che sarà effettuata nel corso di quest’anno e sarà accompagnata da una proposta legislativa volta a estendere il meccanismo anche ai prodotti a valle, cioè ai prodotti trasformati o finiti che derivano da materie prime o prodotti di base soggetti al CBAM, e a introdurre ulteriori misure anti-elusione. La Commissione sta inoltre valutando come prevenire il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio legato alle esportazioni di prodotti soggetti al CBAM.
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