Beni di consumo ed economia circolare, in Francia nuove regole di etichettatura

6 Maggio 2022

Tra i prodotti interessati anche tessili e calzature. Le nuove regole sono applicabili dal 1° gennaio 2023 in base al fatturato

La Francia ha adottato nuovi provvedimenti di etichettatura ambientale per beni di consumo che generano rifiuti, anticipando le misure Ue per l’economia circolare e la sostenibilità dei prodotti. L’obiettivo delle nuove norme è spingere le imprese a fornire corrette informazioni ai consumatori.

Le nuove regole sono state pubblicate nel decreto attuativo n° 2022-748 del 29 aprile 2022, dopo essere state inserite nel Codice dell’Ambiente francese (articolo L541-9-1), entrato in vigore al 1° gennaio 2022. Prevedono l’obbligo per produttori e importatori di articoli sul mercato francese di informare i consumatori, al momento dell’acquisito, riguardo le caratteristiche ambientali dei prodotti, attraverso marcatura, etichettatura, cartelli o altri mezzi, anche in formato elettronico.

Le informazioni da riportare, definite a seguito di valutazioni sull’intero ciclo di vita del prodotto (LCA), fanno riferimento a: contenuto % di materiale riciclato, utilizzo di risorse rinnovabili, durabilità del prodotto, compostabilità, possibilità di riparazione e di riutilizzo, riciclabilità del prodotto, presenza di sostanze nocive, metalli preziosi e terre rare.

Tra le diverse categorie di prodotti interessati, ad esempio per i prodotti tessili e le calzature occorre riportare indicazioni sulla % di materiale riciclato eventualmente utilizzato, fornire informazioni per consentire la tracciabilità dei prodotti e indicare il rilascio di eventuali microfibre di plastica nell’ambiente durante il lavaggio.

Deve inoltre essere indicato il principale paese di origine in cui si svolgono determinate lavorazioni: per i prodotti tessili, lavoro a maglia/tessitura, tintura/stampa, taglio e cucito; per le calzature, cucitura (tomaia), assemblaggio e finitura.

Le nuove misure contenute nel decreto sono applicabili:

  • dal 1° gennaio 2023 per produttori o importatori con un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro e responsabili dell’immissione di almeno 25.000 articoli sul mercato francese
  • dal 1° gennaio 2024 per produttori o importatori con fatturato annuo superiore a 20 milioni di euro e sono responsabili dell’immissione di almeno 10.000 articoli di prodotti sul mercato francese

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