Beni dual use, dal 1° luglio obbligatoria la procedura e-Licensing
Dal 1° luglio 2022 sarà obbligatoria la nuova procedura digitale per la gestione della richiesta e del rilascio delle autorizzazioni per l’export di beni a duplice uso. Lo ha annunciato oggi l’UAMA, l’Autorità del Ministero degli Affari Esteri preposta al rilascio delle autorizzazioni per i prodotti duali, in una conferenza stampa di presentazione del nuovo portale di e-Licensing
Il sistema di e-Licensing sostituirà la procedura cartacea con cui veniva gestito l’iter per il rilascio delle autorizzazioni. Le imprese potranno accedere alla piattaforma digitale, inviare l’istanza e i documenti necessari, monitorare lo stato di avanzamento e ricevere risposta in tempi rapidi da parte dell’UAMA. L’azienda esportatrice potrà anche identificare un “procuratore” o “collaboratore” a cui affidare l’elaborazione dell’istanza, la quale dovrà essere in ogni caso autenticata e inviata dal legale rappresentante dell’azienda.
Il nuovo portale di e-Licensing è customizzato per l’Italia, ma è armonizzato alle procedure di tutti gli stati membri dell’Ue. Sarà collegato con il programma digitale delle dogane e garantisce parità di regole comuni per l’export comunitario e verrà probabilmente creato un servizio di help desk per guidare le aziende nell’utilizzo della piattaforma. L’UAMA ha inoltre sottolineato che verranno attivate delle ispezioni nelle aziende, anche per verificare se vi siano meccanismi non compreso da parte degli operatori.
Nei mesi scorsi l’UAMA aveva organizzato dei test di utilizzo della nuova piattaforma, a cui ZPC ha collaborato nella raccolta delle adesioni delle aziende interessate a partecipare.
Beni a duplice uso, verifiche di compliance e ICP
L’aumento dell’attenzione verso i beni a duplice uso, anche in riferimento alle recenti sanzioni e restrizioni collegate al conflitto Russia-Ucraina, pone alle aziende la necessità di adottare sempre più attente verifiche di compliance, dall’analisi tecnica dei prodotti a programmi interni di conformità (ICP) per prevenire e gestire il rischio sanzioni.
Di recente l’UAMA ha pubblicato due circolari in cui rende obbligatorio l’adozione di ICP per le società esportatrici che intendono richiedere determinate autorizzazioni “facilitate”, previste per specifiche casistiche e che semplificano l’iter burocratico delle aziende, nell’ambito del nuovo Regolamento europeo sui beni a duplice uso (Regolamento n. 821/2021).
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