Batterie e rifiuti di batterie: le novità in UE
È entrato in vigore lo scorso 18 febbraio il Regolamento (UE) 2023/1542 del 12 luglio 2023 relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, che modifica la Direttiva 2008/98/CE e il Regolamento (UE) 2019/1020 e abroga la Direttiva 2006/66/CE. Il Regolamento rafforza le norme di sostenibilità per le batterie e i rifiuti di batterie e disciplina l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla produzione al riutilizzo e al riciclaggio, garantendo che siano sicure, sostenibili e competitive. Obiettivo è creare un’economia circolare per il settore, anche in considerazione del massiccio sviluppo della mobilità elettrica a cui stiamo assistendo a livello globale, che porterà, secondo le stime, ad un aumento della domanda di batterie di oltre dieci volte entro il 2030.
Ambiti di applicazione
Il Regolamento si applica a tutte le categorie di batterie, immesse sul mercato o messe in servizio all’interno dell’Unione, indipendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla progettazione, dalla composizione materiale, dalla composizione chimica, dall’uso o dalla finalità o dal fatto che siano state prodotte nell’Unione o importate, nonché a tutti i rifiuti di batterie portatili, di batterie per veicoli elettrici, di batterie industriali, di batterie per l’avviamento, l’illuminazione e l’accensione (SLI) — utilizzate principalmente per veicoli e macchinari — e le batterie per mezzi di trasporto leggeri (ad esempio biciclette elettriche, ciclomotori elettrici, monopattini elettrici).
Sono escluse le batterie incorporate o specificamente progettate per essere incorporate in apparecchiature connesse alla tutela degli interessi essenziali degli Stati membri in materia di sicurezza, armi, munizioni e materiale bellico, e in apparecchiature progettate per essere inviate nello spazio.
I punti-chiave
Le nuove norme mirano a promuovere un’economia circolare disciplinando le batterie durante tutto il loro ciclo di vita, stabilendo pertanto prescrizioni per la fine del ciclo di vita, tra cui obiettivi e obblighi di raccolta, obiettivi per il recupero dei materiali e obblighi di responsabilità estesa del produttore.
Nel dettaglio, sono previsti:
- obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie portatili per i produttori (63% entro la fine del 2027 e 73% entro la fine del 2030) e introduce un obiettivo specifico per la raccolta dei rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri (51% entro la fine del 2028 e 61% entro la fine del 2031);
- un obiettivo per il recupero del litio dai rifiuti di batterie del 50% entro la fine del 2027 e dell’80% entro la fine del 2031, con la possibilità di modifiche mediante atti delegati in funzione degli sviluppi tecnologici e del mercato e della disponibilità di litio;
- livelli minimi obbligatori di contenuto riciclato per le batterie industriali, le batterie per autoveicoli e le batterie per veicoli elettrici, inizialmente fissati al 16% per il cobalto, all’85% per il piombo, al 6% per il litio e al 6% per il nichel. Le batterie dovranno essere accompagnate da una documentazione relativa al contenuto riciclato:
- un obiettivo di efficienza del riciclaggio per le batterie al nichel-cadmio, fissato all’80% entro la fine del 2025 e per gli altri rifiuti di batterie al 50% entro la fine del 2025:
- l’obbligo di rendere, entro il 2027, rimovibili e sostituibili dall’utilizzatore finale le batterie portatili incorporate negli apparecchi . Le batterie per mezzi di trasporto leggeri dovranno essere sostituibili da un operatore professionale indipendente.
Norme eque per tutti gli operatori
Le nuove norme mirano a migliorare il funzionamento del mercato interno delle batterie e a garantire una concorrenza più equa grazie ai requisiti di sicurezza, sostenibilità ed etichettatura, attraverso:
- l’inserimento di criteri di prestazione, durabilità e sicurezza;
- restrizioni rigorose per le sostanze pericolose come mercurio, cadmio e piombo;
- informazioni obbligatorie sull’impronta di carbonio delle batterie.
Vengono introdotte prescrizioni in materia di etichettatura e informazione sui componenti della batteria e sul contenuto riciclato, nonché un “passaporto digitale della batteria” e un QR code, allo scopo di fornire informazioni chiare, affidabili e trasparenti sulle batterie e sui relativi rifiuti, consentendo agli utilizzatori finali di prendere decisioni consapevoli in fase di acquisto o smaltimento, nonché ai gestori di rifiuti di trattare adeguatamente gli stessi. Per dare agli Stati membri e agli operatori economici il tempo sufficiente per prepararsi, i requisiti in materia di etichettatura saranno applicati entro il 2026, mentre il codice QR entro il 2027.
Inoltre, al fine di ridurre l’impatto ambientale e quello sociale durante l’intero ciclo di vita della batteria, vengono stabilite norme rigorose in materia di due diligence per gli operatori, che sono tenuti a verificare le fonti delle materie prime utilizzate per le batterie immesse sul mercato. È prevista un’esenzione dalle norme in materia di due diligence per le PMI.
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