ADM: sequestri a tutela del Made in Italy, della salute e della concorrenza leale

7 Agosto 2025

Introduzione

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha condotto negli ultimi mesi numerose operazioni su tutto il territorio nazionale per contrastare il falso Made in Italy, le merci pericolose e il contrabbando. Riportiamo nella news i principali interventi.

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Alessandria: sequestrati 4.000 maglioni con false etichette "Made in Italy"

Il 6 agosto 2025, l’Ufficio delle Dogane di Alessandria ha sequestrato 4.000 maglioni di lana provenienti dalla Tunisia, per un valore superiore a 50.000 euro, a causa di false e fallaci indicazioni di origine. Le etichette riportavano diciture ingannevoli come “Made in Italy”, “Italian Style”, “Designed in Italy” e nomi di città italiane, senza indicare l’origine extra-UE.

 

L’operazione è nata da una segnalazione del Circuito Doganale di Controllo e ha incluso verifiche documentali, banche dati e controllo fisico. Il caso rientra nella più ampia attività di ADM contro l’Italian sounding, una pratica che induce in errore il consumatore sulla reale provenienza dei prodotti, e a tutela del Made in Italy e dei consumatori da pratiche commerciali scorrette.

Aprilia: fermati transpallet e lampadine per etichettatura non conforme

Il 4 luglio 2025, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha disposto il fermo amministrativo di 26 transpallet e 6.000 lampadine ad Aprilia, a causa di irregolarità nell’etichettatura e nella marcatura CE.

 

I transpallet presentavano una marcatura “CE” difforme rispetto a quanto richiesto dalla Direttiva 2006/42/CE, mentre le lampadine risultavano non conformi al Regolamento UE 1020/2019.

 

La corretta apposizione dell’etichettatura, nel caso delle lampadine, e la marcatura “CE”, nel caso dei transpallet, costituiscono una certificazione di qualità con la quale il fabbricante e l’importatore, sotto la propria responsabilità e in seguito a opportune verifiche, dichiarano che la merce è conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa.

 

I prodotti sono stati successivamente resi conformi in seguito ad autorizzazione dei Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Trieste: sequestrati oltre 26.000 articoli contraffatti e pericolosi

Il 7 luglio 2025, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e la Guardia di Finanza hanno sequestrato oltre 26.000 articoli al porto di Trieste, tra cui bigiotteria, reggiseni contenenti sostanze nocive e giocattoli contraffatti.

 

La merce, proveniente dalla Cina e destinata alla Germania via treno, era suddivisa in due casse mobili, una delle quali conteneva colli non dichiarati e quindi in contrabbando. Tra questi, 470 peluche contraffatti ispirati a un noto personaggio animato e 1.488 articoli di bigiotteria nocivi per la salute, come certificato dai Laboratori Chimici specializzati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

 

Un secondo carico collegato allo stesso mittente conteneva oltre 13.000 reggiseni, anch’essi risultati pericolosi. Complessivamente, oltre 20.000 articoli erano in violazione delle norme doganali.

Trieste: sequestrate 2.000 paia di scarpe con falso "Made in Italy"

Il 9 luglio 2025, ADM e Guardia di Finanza hanno sequestrato 2.000 paia di calzature al porto di Trieste, provenienti dalla Turchia ma etichettate falsamente come “Made in Italy” e  frutto di “lavorazione artigianale”. La merce era destinata a Germania e Paesi Bassi.

 

L’ispezione, nata da un’attività investigativa congiunta, ha accertato che le diciture erano ingannevoli, usate per aumentare il valore percepito dei prodotti. L’azienda olandese destinataria ha ammesso le proprie responsabilità e si è impegnata a rimuovere tutte le indicazioni fuorvianti, portando al dissequestro della merce su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Spezia: sequestrati oltre 620.000 accendini pericolosi provenienti dalla Cina

Il 30 luglio 2025, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e la Guardia di Finanza hanno sequestrato oltre 620.000 accendini non conformi al porto di La Spezia, per un valore stimato di 200.000 euro. La merce, proveniente dalla Cina e destinata al mercato italiano, è risultata non conforme alle normative UE e nazionali su altezza della fiamma e resistenza alla caduta, risultando quindi pericolosa per i consumatori.

 

Le irregolarità sono state confermate anche da una seconda analisi su richiesta dell’importatore. In seguito, una parte della merce è stata respinta in Dogana, su disposizione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre l’altra parte è stata distrutta su richiesta dell’importatore.

Conclusioni

Questi interventi dimostrano l’efficacia dell’azione coordinata tra ADM, Guardia di Finanza e i Ministeri competenti nel difendere il Made in Italy e combattere l’Italian sounding, tutelare la salute dei consumatori da merci non sicure e contrastare il contrabbando e la concorrenza sleale nel mercato europeo.

 

Queste operazioni evidenziano inoltre l’importanza, per le aziende, di verificare scrupolosamente la conformità alle normative italiane ed europee dei prodotti importati. La mancata osservanza può comportare gravi conseguenze legali, danni reputazionali e rischi concreti per la salute dei consumatori.

 

È dunque fondamentale che operatori economici e importatori adottino sistemi di controllo rigorosi lungo tutta la filiera produttiva e distributiva, assicurando trasparenza, tracciabilità e rispetto delle leggi vigenti.