ADM e Guardia di Finanza: sequestri di merce ai porti di Venezia e Genova

9 Aprile 2024

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo portata avanti quotidianamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza sulla base del monitoraggio e dell’analisi dei flussi veicolari e di merci che attraversano i confini nazionali, allo scopo di tutelare la salute dei consumatori rispetto alla qualità delle merci, gli interessi erariali dello Stato e l’attività degli operatori economici che si muovono nel rispetto delle leggi, sono stati di recente posti in essere alcuni sequestri di merci.  

I funzionari dell’ADM di Venezia e i militari del II Gruppo della Guardia di Finanza, durante i controlli svolti sui mezzi sbarcanti al porto di Venezia, hanno sottoposto a controllo un semirimorchio proveniente dalla Grecia. Tra la merce trasportata, destinata in Italia, sono state rinvenute oltre 320.000 cinture prive di qualsiasi etichettatura attestante informazioni sul produttore/importatore e sulla composizione dei materiali, nonché altre 47.000 cinture non accompagnate da documentazione giustificativa.

Nel primo caso, configurandosi una tentata immissione di prodotti potenzialmente non sicuri, si è proceduto al sequestro dei beni per violazione del Codice del consumo; la merce, previo nulla osta da parte della competente Camera di Commercio e dopo la regolarizzazione da parte dell’importatore, potrà essere successivamente immessa in commercio. Per le cinture non accompagnate da alcun documento si è configurata l’ipotesi di contrabbando ai sensi dell’art. 292 del Testo Unico della Legge Doganale (TULD) e si è quindi è proceduto al sequestro amministrativo dei beni, in attesa delle decisioni che verranno prese dall’Ufficio delle Dogane di Venezia.

Sono stati inoltre posti sotto sequestro dai funzionari dell’ADM e dai militari del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova, presso il porto di Pra’, oltre 98.000 articoli di bigiotteria contenenti metalli pesanti in concentrazioni altamente pericolose per la salute dei consumatori. L’operazione è frutto del costante monitoraggio dei flussi commerciali che interessano il porto di Genova, portata avanti attraverso un’attività di analisi di rischio e di intelligence condotta dall’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza in una sinergia recentemente rafforzata dalla sottoscrizione di un protocollo d’intesa volto a perfezionare la cooperazione tra le due Amministrazioni.

Gli investigatori, tramite l’analisi della documentazione doganale e l’incrocio delle informazioni acquisite con quelle rilevabili dalle banche dati in uso, hanno selezionato una spedizione proveniente dalla Cina connotata da importanti indicatori di rischio. Il conseguente controllo sulla merce (bracciali, anelli, collane e orecchini) ha fatto emergere forti sospetti riguardo alla composizione chimica dei prodotti, che sono stati inviati ai laboratori chimici di ADM per valutarne la composizione. Gli approfondimenti di laboratorio hanno confermato la pericolosità dei prodotti, evidenziando la presenza di metalli pesanti quali cadmio, piombo e nichel in concentrazioni fino a 9.700 volte superiori al limite consentito dalla legge. La partita di merce pericolosa è stata sequestrata e il legale rappresentante della società importatrice è stato denunciato per violazione delle norme comunitarie in materia di sostanze chimiche e frode in commercio.

Foto: fonte ADM

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