Abbigliamento, in Olanda campagna contro le affermazioni ingannevoli sulla sostenibilità

12 Novembre 2021

Sostenibilità ed economia circolare sono ormai valori imprescindibile nel settore abbigliamento. Uno degli aspetti da tenere in considerazione per le aziende è fornire ai consumatori informazioni corrette, chiare e verificabili sull’effettiva sostenibilità dei prodotti.

A questo proposito, l’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM) ha svolto un’indagine sul modo in cui le aziende del fashion comunicano la sostenibilità. A seguito dell’indagine, che ha coinvolto 70 importanti aziende del settore, ACM ha riscontrato in 6 aziende (2 olandesi e 4 con sede al di fuori dei Paesi Bassi) diverse affermazione di sostenibilità ingannevoli, presenti ad esempio in etichette, siti web e altri materiali di comunicazione.

Dopo la valutazione delle informazioni fornite, ACM chiederà alle autorità di regolamentazione dei pasi delle società non olandesi di agire contro di esse. Dal canto suo, l’autorità olandese può agire contro le aziende con sede nei Paesi Bassi, imponendo sanzioni a chi induce in errore i consumatori sugli aspetti di sostenibilità dei prodotti.

Nell’indagine ACM ha valutato in particolare se le aziende informassero correttamente i consumatori in merito a:

  • Il vantaggio della sostenibilità del prodotto, senza l’utilizzo di termini vaghi, assoluti o generali senza alcuna spiegazione
  • L’uso di cotone biologico e la percentuale di cotone biologico che contiene un capo di abbigliamento, se inferiore al 95%
  • Filtri di sostenibilità e collezioni sostenibili, nonché i criteri e la fondatezza utilizzati in tali contesti

Cattivi esempi che ACM ha riscontrato:

  • Un’azienda utilizza termini vaghi e generali, come “sostenibile” o “etico”, su etichette o sul sito web senza spiegare i benefici di sostenibilità del prodotto.
  • Un’azienda offre una collezione di prodotti sostenibili, ma non è chiaro quale sia il vantaggio in termini di sostenibilità di questi prodotti rispetto ad altri.
  • Sull’etichetta di una maglietta appare la scritta “cotone biologico”, ma le informazioni trovate sul sito web rivelano che la maglietta contiene meno del 95% di cotone organico. In questo caso occorre indicare percentuali della quantità di cotone biologico, ad esempio: T-shirt realizzata con cotone biologico al 60%.

ACM ha pubblicato delle linee guida con cinque regole pratiche da seguire per poter fornire ai consumatori affermazioni veritiere sulla sostenibilità:

  1. Chiarire quali vantaggi di sostenibilità offre il prodotto
  2. Sostanziare le dichiarazioni di sostenibilità con i fatti e tenerle aggiornate
  3. I confronti con altri prodotti, servizi o aziende devono essere equi e non fuorvianti
  4. Essere onesti e specifici sugli sforzi per la sostenibilità
  5. L’uso di simboli, immagini, pittogrammi ed etichette non può dare false impressioni sulla sostenibilità

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