Usa: pubblicata una nota di conformità rivolta agli spedizionieri
L’11 dicembre 2023 il Dipartimento di Giustizia (DOJ), l’Ufficio dell’Industria e della Sicurezza (BIS) del Dipartimento del Commercio, l’Homeland Security Investigations (HSI) del Dipartimento della Sicurezza Interna, la Direzione dei Controlli Commerciali della Difesa (DDTC) del Dipartimento di Stato e l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro hanno pubblicato una nota congiunta nella quale vengono evidenziate le tattiche comunemente messe in atto nel settore dei trasporti di beni, sia marittimi che di altro tipo, per eludere le sanzioni, nonché le recenti azioni di applicazione penale e civile intraprese in risposta a presunte violazioni delle sanzioni statunitensi e dei controlli sulle esportazioni. La nota, intitolata “Know Your Cargo: Reinforcing Best Practices to Ensure the Safe and Compliant Transport of Goods in Maritime and Other Forms of Transportation” descrive anche le misure gli spedizionieri possono adottare per garantire la conformità alle sanzioni statunitensi e ai controlli sulle esportazioni.
Contesto
L’economia globale altamente integrata che caratterizza l’epoca attuale comporta l’istituzione di catene di approvvigionamento sempre più articolate, a cui è connessa una complessa attività di trasporto delle merci via mare, via terra e per via aerea. Proprio questa complessità può essere sfruttata per eludere le sanzioni e le normative di export controls, mascherando la vera origine, destinazione o natura del carico o utilizzando pratiche ingannevoli per facilitare il transito illecito di merci sottoposte a restrizioni verso Paesi sanzionati, quali Russia, Iran e Corea del Nord, anche attraverso Paesi terzi, come la Repubblica Popolare cinese.
Per evitare condotte potenzialmente illecite, individui ed entità che partecipano direttamente al trasporto globale di merci – quali armatori, noleggiatori, esportatori, compagnie di navigazione, spedizionieri, commercianti di merci, istituzioni finanziarie – devono rendersi responsabili della valutazione del profilo di rischio associato al proprio intervento e dell’attuazione di rigorosi programmi di conformità interna
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