Sicurezza chimica dei prodotti: un’app per i consumatori per chiedere informazioni alle aziende

25 Febbraio 2021

Da qualche anno il progetto Life AskREach, promosso dall’agenzia tedesca per l’ambiente (UBA) assieme a diversi altri partner e finanziato dall’Unione Europea, opera per accrescere nei consumatori la consapevolezza sulla sicurezza chimica dei prodotti, ad esempio di abbigliamento, giocattoli, arredamento, elettronica e di tutti gli oggetti con cui quotidianamente entrano in contatto.

L’app Scan4Chem

Tra i progetti di sensibilizzazione, Life AskREach ha lanciato Scan4Chem, un’applicazione che permette ai consumatori di ottenere informazioni sulle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC – Substances of Very High Concern) incluse nella Candidate List, contenute nei beni di consumo. In particolare, attraverso l’app l’utente può scansionare il codice a barre di un articolo acquistato, inviare una richiesta al produttore o al rivenditore e ricevere informazioni sulla presenza di SVHC in quel prodotto al di sopra di una soglia dello 0,1%.

In generale, ai sensi dell’art. 33 del Reg. REACH le aziende sono tenute a comunicare entro 45 giorni ai consumatori, su richiesta, se un articolo fornito contiene una sostanza SVHC sopra la concentrazione dello 0,1% in peso, insieme alle indicazioni per garantire un uso sicuro del prodotto. L’app Scan4Chem rappresenta pertanto uno strumento attraverso cui il consumatore può far valere il proprio diritto d’informazione.

Dal canto loro le aziende possono caricare su un database tutte le informazioni relative ai loro prodotti, in modo da renderle subito disponibili ai consumatori attraverso l’app. Questo servizio è offerto gratuitamente ed è accessibile attraverso il sito Life AskReach.

Gli Stati aderenti

Al progetto dell’app hanno aderito 14 Stati membri: Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia e Portogallo, Serbia. Al momento l’Italia non è partner del progetto, tuttavia anche le aziende italiane, in quanto europee, tramite l’app possono ricevere dai consumatori richieste d’informazioni sulle sostanze SVHC nei prodotti.

Life AskREach recupera infatti i contatti aziendali e li memorizza nel sistema, in modo che possano essere utilizzati dagli utenti dell’app per inviare le loro richieste.

A questo proposito, la stessa Life AskREach informa via via tutte le aziende inserite nel sistema che potrebbero ricevere questo tipo di richieste dall’app e in questi giorni sta lanciando una campagna promozionale verso gli Stati membri UE che al momento non hanno aderito al progetto.

I numeri

Ad aprile 2020 i promotori dichiaravano di aver raggiunto nei primi 6 mesi di campagna i seguenti dati: 35.000 download, 66.000 scansioni di bar code sui prodotti, 5.000 richieste, 17.000 prodotto in database. In relazione alla popolazione congiunta degli Stati aderenti, non sembrano numeri importanti. È in ogni caso da tenere in considerazione che i consumatori dei Paesi nordici sono molto sensibili alle informazioni sulle sostanze chimiche dei prodotti.

Il database SCIP

Life AskREach prevede inoltre che entro la fine del 2021 l’app Scan4Chem sarà collegata alla banca dati SCIP dell’Agenzia Chimica Europea (ECHA).

A tal proposito si ricorda che da gennaio 2021 le aziende che immettono sul mercato europeo articoli che contengono una o più sostanze SVHC incluse nella Candidate List devono fornire informazioni sull’uso sicuro, notificando tali dati ad ECHA nell’apposito database SCIP, per facilitare gli operatori nell’ambito delle misure per la gestione dei rifiuti.

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